1. Comunque io sono Gloria


    Data: 19/09/2019, Categorie: Lesbo Autore: DonnaCamaleonte, Fonte: RaccontiMilu

    ... dimenticati. Mi lasciai sfuggire un sorriso di soddisfazione e mi lanciai sotto il getto bollente dell’acqua calda. All’inizio ebbi un brivido, a causa della differenza di temperatura: poi, lentamente, la mia pelle iniziò ad abituarsi a quella piacevole sensazione e anche le mie mani, dapprima un po’ incerte sul corpo, iniziarono a scivolare sicure su di me. Mi sembrò di entrare in una specie di dimensione parallela e presi ad accarezzarmi con cura e attenzione. Prima il collo, poi scesi sulle spalle e sui seni. Presi a pizzicare i capezzoli che reagirono subito al ‘trattamento’ impartito. Li tirai più volte, li torsi e li rilasciai, alternando carezze e tormenti. Sentivo che il mio corpo iniziava a reagire agli stimoli e non mi sarei fermata per niente al mondo. Mentre la mano destra continuava a tormentare il seno, la sinistra prese a scivolare in profondità verso il ventre, accarezzando la rada peluria che concedevo al mio pube. Sentii come una scossa elettrica pervadere il mio corpo e capii che ero sulla strada giusta per concedere a me stessa il meritato relax dopo una lunga giornata. Le mie dita, sicure e birichine, presero a giocare con le grandi labbra, divaricandole un poco e lasciando in bella mostra un fiore rosso e lucente, di acqua e di umori. Le dita sapevano dove sfiorare, quanto in profondità penetrare e quanto scorrere sulla pelle rossa, accesa da un desiderio improvviso. Si muovevano lentamente dentro di me, mentre la mia mente si lasciava andare a mille ...
    ... pensieri diversi. La mia mano si stava muovendo dentro di me con maggiore energia quando, all’improvviso, sentii un’altra mano sulla mia schiena. Sgranai gli occhi e quello che vidi mi lasciò senza fiato: la biondina che pensavo mi avesse osservata durante tutto il mio allenamento era entrata nella doccia, accanto a me, e aveva posato le sue mani proprio appena al di sopra del mio sedere. Sgranai gli occhi e feci per gridare quando la sua mano si posò sulla mia bocca in segno di tacere. I suoi occhi erano piantati nei miei, quasi a chiedermi il permesso di continuare. Io non sapevo che cosa fare: non mi ero mai trovata in questo genere di situazioni, ma una forza sconosciuta dentro di me mi spinse a non emettere un suono e ad addolcire lo sguardo. La biondina captò quel segnale come assenso e si avvicinò alle mie labbra, stampandomi un bacio dolce e pieno di passione. Sentii la sua lingua fare forza nella mia bocca per entrare e io, dopo una blanda resistenza, la lasciai fare. Le sue labbra erano morbide e la sua lingua molto, molto più esperta della mia. Non doveva essere la prima volta per lei, mentre per me lo era senza ombra di dubbio. Lentamente, il suo bacio si fece molto più appassionato e le sue mani audaci, tanto che mi ritrovai ‘prigioniera’ delle sue braccia, addosso alla parete della doccia. L’acqua corrente rendeva la situazione molto eccitante ed io mi resi conto di essere un lago di umori.
    
    La biondina mi guardava con occhi maliziosi e iniziò a leccarmi il ...