1. Dorina


    Data: 15/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Mirosa, Fonte: Annunci69

    Io sono Dorina ed al momento ho quarantaquattro anni. Mia sorella Cesira, di quindici più grande di me, era già promessa sposa di Rocco, un suo compaesano, quando io ero nata.
    
    Nell’estate del ’44, mentre lui si trovava prigioniero di guerra in Nuova Zelanda, lei era stata violentata da dei soldati marocchini; scopertasi incinta era fuggita dal nostro paese della Ciociaria e s’era mimetizzata a Roma, dove aveva trovato lavoro come domestica. Quando però il suo stato era diventato evidente, l’avevano licenziata; nondimeno con i soldi che aveva ricevuto, era campata bene fino al parto, poi aveva affidato il figlioletto a balia e s’era prostituita in alcune case di tolleranza della capitale.
    
    Rocco, che s’era arricchito, importando lana dal paese dov’era stato prigioniero, l’aveva incontrata in uno di quei bordelli, e senza nulla voler sapere del suo trascorso, l’aveva sposata e portata con Stelio, mio nipote, di un anno più giovane di me, nella sua villa sui colli Albani.
    
    Avevo undici anni quando mi vollero presso di loro per farmi proseguire li studi e mi ero da poco iscritta a Medicina, quando a mia sorella mi prese da parte e mi disse:
    
    «Dorina, io sono pazzamente innamorata di Rocco, purtroppo non sono più in grado di soddisfare le sue sacrosante voglie; sono gravemente ammalata e il mio sesso non può più subire penetrazioni.» E dopo avermene spiegato le ragioni, mi pregò di giacere con lui, per evitargli l’umiliazione di cercarsi altre donne, perché lei, ...
    ... conoscendolo assai bene gli uomini e in particolar modo suo marito, sapeva che lui traeva energia, dal quotidiano sfogo sessuale.
    
    Io non sapevo assolutamente nulla riguardo al sesso e ai piaceri che ne derivano, ero sempre stata una secchiona, miope e sciatta, tetragona alle lusinghe che il mio corpo m’inviava. M’apprestai allora a fare ciò che la mia povera sorella mi chiedeva, con lo zelo d’una crocerossina, senza alcun entusiasmo, convinta di dover compiere un’opera benefica.
    
    Per quel primo incontro m’aveva preparato Cesira stessa, spazzolandomi a lungo i capelli e dicendomi che li avevo meravigliosamente lisci e che attraente era pure il mio corpo, che io non avevo mai tenuto in considerazione.
    
    Quella sera giacevo nuda nel letto con l’orsacchiotto di pezza con la quale dividevo da sempre le mie notti; Quando entrò in camera, Rocco non finse sorpresa, sapeva già che ci sarei stata. Si spogliò al buio e s’infilò sotto le coperte.
    
    All’epoca andava per i quarantacinque, mese più, mese meno, l’età che ho io attualmente.
    
    «So che sei vergine e per quanto mi riguarda, tale rimarrai. Soltanto dopo che ti sarai fatta una buona esperienza, deciderai se rimanerlo o no. Ho promesso a Cesira di non forzarti in nulla e di lasciar a te ogni decisione inerente alla tua vita sessuale.» Me lo disse prendendomi una mano per infondermi distensione. Inaspettatamente e con grande sorpresa, a quel contatto provai una piacevole sensazione e mi sentii bagnata in mezzo alle gambe.
    
    «Non Lo ...
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