1. Riverita, servita e soddisfatta


    Data: 14/09/2019, Categorie: 69, Etero Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ da parecchio tempo che volevo esporre quest’avvenimento, tenuto conto che in numerose occasioni mi sono frenata, onestamente trattenuta e repressa, innanzitutto per la mia inclinazione schiva e prudente e in primo luogo per la mia indole altrettanto riservata e taciturna. Quella che al momento comunico qua di seguito, è un susseguirsi di resoconti, che di volta in volta ho inserito inizialmente rammaricandomi, in seguito però riscattandomi in pieno, attraverso un’area del web nella quale vi accedono numerosi navigatori per di più anonimi compagni, nel quale ciascuno, apertamente, si confessa confidando schiettamente i propri intrinsechi e sregolati gustosi vizi. Io mi chiamo Lucilla, ho ventisette anni e come tale nel portale da me visitato riporto in modo articolato la seguente vicenda. Nel tempo in cui stavamo insieme il mio ex moroso m’ha costantemente reclamato più volte se potessi eseguire del sesso orale succhiandogli il pene, ma io in modo categorico e inamovibile mi sono ripetutamente rifiutata negandoglielo sempre, perché come atto in sé lo ritenevo disgustoso, sgradevole e sporco. Ultimamente ho assistito a un episodio che m’ha fatto in modo insperato cambiare radicalmente opinione, perché da alcuni giorni sono fortemente assalita dal desiderio di succhiare il cazzo a un uomo. E’ invero una sgradita sfortuna, che in questo periodo sia da sola e che il mio desiderio non si possa attuare né avverare né instaurare, così, quasi ogni notte, faccio un sogno ...
    ... ricorrente e in aggiunta a ciò martellante, in ogni caso per avanzare in ordine racconterò prima l’episodio e dopo il sogno. Una sera io avevo accettato d’andare a una festa, peraltro essendo stata invitata in maniera insistente da un gruppo d’amici di vecchia data, in realtà non avevo troppa voglia, in quanto il mio fidanzamento era naufragato da poco tempo e al veglione c’erano quasi tutti accoppiati e non mi divertivo molto. A un certo momento decisi di recarmi in bagno per sistemare il trucco, un ragazzo m’ha indicato il percorso all’interno dell’abitazione, ho aperto la porta che ritenevo fosse quella del bagno, malgrado ciò non era quella giusta, perché quello che ho intravisto al suo interno m’ha fatto rimanere testualmente di stucco, giacché la mia platonica amica Carla stava facendo un pompino al suo ragazzo Gerardo. Lui stesso, anni orsono, era stato anche un mio fidanzatino quando eravamo ragazzini, adesso però era appoggiato con la schiena al muro, con le braccia alzate sopra la testa mentre aggrappava ai pomoli d’un grande attaccapanni da parete in una posizione di quasi crocifissione, per il fatto che aveva i calzoni slacciati, i boxer a metà coscia e la camicia sbottonata. Carla era in ginocchio davanti a lui incurante di stropicciare il suo abito lungo di velluto nero fornito di un’ampia scollatura. Carla è una ragazza splendida, con un fisico e un seno anomalo, direi voluminoso, anche Gerardo è un uomo piacente con una corporatura longilinea e muscolosa. Carla con la ...
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