1. Una moglie puttana.


    Data: 13/09/2019, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    Ricevetti un sms da Stefano. Mi chiedeva se mi ricordavo di quando eravamo fidanzati, e per divertirci ci eravamo inventati il gioco dei ruoli, cio&egrave avevamo fatto finta di non conoscerci, e lui era venuto al centro commerciale e aveva cercato di rimorchiarmi. Era stato solo un gioco, tutto qui. Molto divertente, se devo dirla tutta, e anche molto eccitante. Fu molto bello essere rimorchiata, anche se ricordo che gliela feci sudare molto, povero Stefano. Però alla fine gli diedi ciò che voleva. Non ricordo se gli diedi anche il buco del culo, ma di sicuro la fighetta sì. E mi feci fottere praticamente da un estraneo, perché in quel momento Stefano stava fingendo di essere uno che si era invaghito di me e che voleva avermi a tutti i costi. Erano passati molti anni ormai.
    
    Gli risposi con un sms di sì, e allora lui continuò chiedendomi se mi andava di rifarlo. Caspita, certo che mi andava di rifarlo. Già mi stavo bagnando al solo pensiero. Gli chiesi quando avremmo cominciato, e lui mi rispose che era una sorpresa, che il gioco sarebbe potuto cominciare in qualsiasi momento. Gli chiesi nel frattempo come avrei dovuto comportarmi, e lui mi rispose (sempre tramite sms) di comportarmi come se nulla fosse. Quindi il gioco poteva cominciare tra un’ora come tra una settimana. L’attesa rendeva le cose ancora più eccitanti. Che marito porco che avevo!
    
    Gli mandai un sms dicendogli di vederci in via nazionale a tale ora e a tale posto.
    
    La via nazionale era conosciuta per ...
    ... essere meta di prostitute e uomini in cerca di avventure. Un vero mercato del sesso. La mia idea era quella di fingermi appunto una puttana, e di essere abbordata da mio marito. Così quella sera cercai nel mio armadio i vestiti più osceni che avevo; misi degli hot pants neri di pelle, e sopra un top rosa a fascia da cui le tette mi scivolavano sempre fuori e io ero costretta a rimetterle dentro, e infine i tacchi a spillo e una borsetta. Ero pronta per farmi rimorchiare da mio marito.
    
    Raggiunsi la via nazionale in macchina. Parcheggiai non molto distante e poi mi misi sulla strada. Le altre prostitute, la maggior parte moldave e nigeriane, mi guardarono stupite. Non mi avevano mai vista, ai loro occhi ero una nuova. C’era anche qualche trans; notai che gli uomini preferivano quelle. In effetti erano piazzate proprio bene, però comunque non riuscivo a capire. Perché preferire una trans ad una moldava bionda di diciotto anni? Per saperlo sarei dovuta entrare nella testa di un uomo e farmici un giro. D’altronde anche Stefano una volta aveva avuto una bella sbandata per una trans, cio&egrave Tiffany. Ricordate? Tiffany era diventata la mia rivale in amore. Avevo avuto anche la sensazione che preferisse lei a me. Ma non riuscivo a capirne il motivo.
    
    In ogni modo mi misi a passeggiare sulla via in attesa che venisse mio marito, ovvero il mio cliente. Nel frattempo venni fermata varie volte da altri uomini. La maggior parte erano uomini con la fede al dito. Uno di loro si fermò ...
«1234...11»