1. Kamille: la prima volta con una ragazza


    Data: 24/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: KamiAtti, Fonte: Annunci69

    Si avvicinava l'esame di maturità.
    
    Pochi giorni dopo il mio 18° compleanno, mio padre, a causa dei grossi problemi che c'erano a casa nostra, pensò bene di affidarmi temporaneamente alla famiglia di un suo caro amico, in modo che io potessi studiare con la dovuta calma e concentrazione.
    
    Abitavano nei paraggi, erano brave persone, padre, madre e due figlie. Famiglia tradizionale, molto religiosi, impegnati nelle attività parrocchiali e di volontariato.
    
    Mi ospitavano di buon grado, anche perchè la figlia grande si era da pochi mesi sposata, lasciando libero il suo letto nella cameretta delle ragazze.
    
    La figlia piccola, Sonia, era mia coetanea.
    
    Li conoscevo già, ci eravamo sempre frequentati, nel corso degli anni, in modo regolare anche se non assiduo: qualche pranzo domenicale, qualche Natale e Capodanno insieme, qualche fine settimana sugli sci, piccole gite estive.
    
    La frequentazione si era allentata man mano che la depressione della mamma si aggravava.
    
    Ricordo benissimo la mia prima sera a casa loro.
    
    Avevo con me lo zaino della scuola, una valigia con i vestiti e gli effetti personali. E la mia Barbie storica.
    
    Sonia era tutta eccitata. Mi saltellava intorno festosa, mi abbracciava, mi baciava, mi teneva la mano. Ero ancora frastornata per la novità, che restavo imbambolata senza ricambiare tanto affetto.
    
    Sembravamo davvero due sorelle, tutte e due graziose, acqua e sapone, magrettine, stessa altezza, una bionda ed l'altra mora.
    
    Saltammo la ...
    ... cena e la tv per mettere in ordine le mie cose nella cameretta, per preparare il letto e gli abiti per l'indomani.
    
    Programmammo minuziosamente a che ora puntare la sveglia, l'itinerario per arrivare alla fermata della metro, quante fermate avrei viaggiato insieme a lei e quante da sola e così via.
    
    Sonia volle a tutti i costi che indossassi uno dei suoi pigiami.
    
    Dopo aver chiacchierato per un po', esauste, ci addormentammo tutte e due nello stesso letto, abbracciate per tutta la notte, un po' strette ma serene.
    
    Per la prima volta, dopo tanti anni, mi sentivo libera dai pensieri cupi e dalle preoccupazioni per la mamma, pronta ad iniziare una nuova vita.
    
    Percepivo il mento di Sonia, incuneato fra il mio collo e la spalla, e i suoi piccoli seni schiacciati contro le mie scapole. Le sue braccia cingevano la mia vita. Mi sforzavo di rimanere immobile, quasi cercando di frenare il respiro, per prolungare il più possibile quella sensazione intensa e nuova di calore morbido. Mi sentivo avvolta, coccolata, protetta.
    
    Con Sonia eravamo diventate inseparabili. Effettivamente le uniche ore della giornata che non trascorrevamo insieme erano quelle della scuola, io al classico, lei allo scientifico. Per tutto il resto della giornata eravamo sempre incollate. Parlavamo, parlavamo, parlavamo sempre.
    
    Ci raccontavamo, per filo e per segno, tutto ciò che era successo a scuola e tutto ciò che ci aveva incuriosito: professori cattivi, sotterfugi per copiare alle verifiche, ...
«123»