1. Sull’autobus con la nipote.


    Data: 09/09/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    E’ la storia di un vecchio porco che gli piaceva strusciarsi contro il posteriore delle passeggere di autobus, poi un giorno il destino le mette davanti quello di sua nipote, e lui non lo riconosce, del resto anche la ragazza non era li per caso.
    
    Salve. Sono un vecchio canuto, un anonimo, come se ne incontrano tanti in città, che si sposta solo sui mezzi pubblici per necessità, non avendo la patente di guida.
    
    Preferisco viaggiare in piedi piuttosto che seduto, e spesso cedo volentieri il posto, anche ai giovani.
    
    La primavera è la stagione che più prediligo per viaggiare.
    
    In quel periodo mi compiaccio ad ammirare le giovane donne, che ci allietano la vista con abitini leggeri, che mettono in evidenza ogni particolare anatomico del loro corpo, senza nulla celare alla fantasia.
    
    Le vedi vestite in tutti i colori e foggia: jeans attillati come calze maglie; pantaloncini corti ficcati nei glutei e minigonne vertiginose, che non coprono assolutamente nulla.
    
    Oggi la donna è più disinvolta, direi quasi sfacciata rispetto ai miei tempi.
    
    Ostenta liberamente la sensualità del proprio corpo, esaltando ogni aspetto della propria bellezza con accorgimenti vari.
    
    In piedi o sedute è sempre un bel vedere. A volte le noti sui seggiolini dell’autobus, quasi distratte con le cosce scoperte o accavallate divinamente. A volte le vedi con le gambe oscenamente spalancate, mostrando il loro celestiale scoscio, con vista di mutandine, che si perdono in modo sublime nelle ...
    ... abbondanti e carnose natiche.
    
    Nonostante le occhiate insistenti, che personalmente non lesino di lanciare tra le loro cosce, esse non si preoccupano di nascondersi, nessuna bada ad un vecchio porco, anzi continuano ad ostentare le loro intimità, indifferenti, senza coprirsi, e credo a volte anche divertendosi a provocare il poveraccio di turno.
    
    Che pena guardare e non toccare. Con il cazzo duro e pulsante al ritmo degli scossoni dell’autobus.
    
    Ma nella vita si sa c’è anche un po di giustizia. La fortuna aiuta gli audaci.
    
    M è capitato anche di eccitarmi nei percorsi di linea su autobus super affollati, e allora erano guai. Perché il grosso pacco diventava un problema. Anche se la turgidezza era celata sotto i pantaloni, si avvertiva subito appena urtavo contro il culo o i fianchi dell’ignara passeggera che mi precedeva.
    
    In quelle occasioni spesso venivo fatto oggetto di sguardi di disprezzo, e spinte celate dietro gesti involontari, perché quell’ingombre non era gradito.
    
    Però è capitato che alcune hanno continuato a tenersi stretto tra le natiche la mole del cazzo, continuando tranquillamente a viaggiare, ignorandomi.
    
    In quelle occasioni, anzi, le sentivo spingere con il culo, senza staccarsi di un millimetro.
    
    Erano casi rari, ma quando capitavano era un piacere tenere il cazzo schiacciato contro il loro culo.
    
    In quei momenti, vista la disponibilità della tipa al contatto, era difficile tenere a bada le mani, ma la reazione della folla era imprevedibile, ...
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