1. E cosi' provammo l'esperienza del club prive.


    Data: 08/09/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: cristmass, Fonte: Annunci69

    Accetto la tua proposta, gli dissi, proviamo. Io ti voglio bene, mi spiace di averti fatto tanto male ieri sera, ma e’ stato piu’ forte di me.
    
    Cosi’ il sabato della settimana seguente, dopo aver selezionato la nostra meta, un Club Prive a 50 Km. dalla citta’, ci preparammo per uscire.
    
    Mentre Mario si metteva una giacca sportiva sopra un paio di jeans di Armani, io ….. non sapevo come vestirmi.
    
    Mario si era raccomandato di vestirmi in maniera molto sexy, anzi volgare, come una autentica puttana.
    
    Forse era come adesso mi sentiva. Forse adesso continuava a vivere con me solo per divertirsi, per usarmi come una moglie/puttana. Forse il suo amore era finito.
    
    Difficile da capire e da credere, ma io, che una settimana prima l’avevo tradito in un parcheggio, stesa sul cofano della macchina, con due strip boys che mi scopavano, io lo amavo ancora, come lo ho sempre amato, come lo amavo persino mentre mi facevo scopare dai due strippers.
    
    Ero spaventata dalla serata che ci aspettava. Mario mi aveva capita e perdonata, o voleva solo divertirsi con me? O magari mi stava mettendo alla prova ?
    
    Alla fine mi vestii semplicemente, niente di sexy, gonna e camicetta giro collo, con la sola concessione di tacchi altissimi, come del resto vesto quasi sempre.
    
    Uscimmo di casa, salimmo in macchina e percorremmo i 50 km. senza parlare. La tensione era altissima. E lui: era eccitato o al punto di esplodere la sua collera?
    
    Al Club facemmo la nostra iscrizione ed entrammo. ...
    ... L’interno era molto scuro, l’arredamento era elegante: mobili in stile antico e pesanti tendaggi di velluto rosso era cio’ che notai nonostante la testa mi girasse per l'emozione.
    
    Mario mi fece sedere accanto a lui su un grande divano che formava il lato di un quadrato con altri 3 divani sui quali sedevano altre coppie.
    
    Ordinammo da bere e ci guardammo intorno. Mario mi appoggio’ la mano su un ginocchio e mi bacio’ la camicetta, nel punto in cui era ben tesa dalla mia quarta misura di seno.
    
    Voleva attirare l’attenzione ! Voleva dare ai presenti un segnale della nostra disponibilita’ !!
    
    Mi sentivo a disagio, ma certo non ero nella posizione di protestare …..
    
    Poi Mario fece scivolare la sua mano in mezzo alle mie gambe, e la spinse piu’ in alto, fino ad arrivare alle mie coscie. La sua manovra ebbe l’effetto voluto, ed una coppia vicino a noi ci rivolse la parola. Erano abbastanza piu’ vecchi di noi, ed in forma fisica decisamente scarsa, lui calvo e con pancetta prominente, lei mooolto rotondetta, con il vestito dorato attillatissimo che ne metteva in risalto i rotolini di grasso.
    
    La conversazione si sviluppo’ nel classico modo banale e stupido delle persone che non hanno nulla da dirsi, ma che vogliono creare un contatto. Poi la coppia si sedette vicino a noi, lui vicino a me, lei vicino a Mario.
    
    Lei (Jessica) era molto lanciata: rideva e scherzava (praticamente da sola) e comincio’ ad accarezzare il petto di Mario, decantandone la muscolatura. Disse anche : ...
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