1. Il doppio lavoro


    Data: 08/09/2019, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    A volte un doppio lavoro, lo si cerca perché si ha bisogno di più danaro, o perché, si deve aiutare un parente in altre attività, io lo faccio, sporadicamente per due ragioni, la prima che senza dubbio, qualche euro in tasca, mi dà la possibilità di acquistare quanto mi piace e mi serve, la seconda, è che godo, si, il mio doppio lavoro, consiste nel prostituirmi, non con regolarità, ma almeno un paio di volte alla settimana.
    
    Intanto, facciamo un passo indietro, io sono una travestita in privato, che da una decina d'anni, ha conosciuto il mondo della prostituzione, quasi per caso, frequentando un uomo, con qui ho passato due anni.
    
    Io sono un cinquantasettenne, sposato da trent'anni, con una donna stupenda, che mi ha regalato due meravigliosi figli, un maschio e una femmina, avuti da due relazioni distinte, una con il suo capo, e l'altro da un nostro amico di famiglia,.
    
    E' si non sono il padre biologico, ma li adoro come se fossero miei, e ora che sono cresciuti, sanno di avere due mamme, io e mia moglie, è sì, io sono femmina da sempre, sin da piccola, poi crescendo le cose si sono fatte chiare, ero gay, e ho iniziato prestissimo a darne i segni, fino a perdere la mia verginità a sedici anni.
    
    Poi crescendo, ho avuto relazioni più o meno stabili, e poi il matrimonio per convenienza, lei era incinta del suo capo, e io ero l'amante segreta di un prete.
    
    Una volta sposati, io e lei habbiamo avuto pochi rapporti sessuali, tanto per provare una figa diceva lei, ma non ...
    ... ero attratta, anzi, in casa, era una gara a chi era più sexi in intimo.
    
    Crescendo, i nostri figli, hanno ben capito la mia natura, e accettata, tanto che ormai io sono anni che vivo da donna con annessi e connessi, il mio lavoro me lo permette, sono segretaria in uno studio di consulenza, dove, il capo ne è a conoscenza, sono stata sua amante per alcuni anni, e i clienti, non lo immaginano neppure lontanamente che sono un maschietto.
    
    Come dicevo, circa dieci anni fa, il mio uomo del momento, mi propone di andare ad una festa da una sua amica, immaginavo già che tipo di festa era, e mi preparo per bene, infilo un micro slip, che mi permetta di contenere quanto rimane del mio pene, i testicoli, li infilo abilmente all'interno del mio corpo, e rigiro il cosino fino a farlo sparire, e poi infilo un tubino aderentissimo, e un paio ti sandali tacco 10, mi trucco per bene, metto il mio rossetto e presa la borsa, e controllato che ci siano preservativi a sufficienza, mi metto sotto braccio di Attilio, e ci incamminiamo.
    
    Dopo un viaggio in auto di una mezz'ora arriviamo da Anna, la sua amica, ci accoglie alla porta, mi presenta, e dopo un bacio e un abbraccio mi porta di là in sala, e mi presenta i suoi amici e amiche, una decina di persone in tutto, di varie età, già un po' brille, e osservando, vedevo già mani ravanare tra le coscie delle ragazze, e così, dopo una mezzora era un casino.
    
    Attilio era intento a chiacchierare e a palpare il seno di Anna, una bella quinta, e ...
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