1. Scoperte 2


    Data: 07/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: efermi, Fonte: Annunci69

    Quasi non avesse aspettato altro fin dalla prima volta che mi aveva visto. Mi abbracciò, mi tastò e con la lingua frugò il mio palato. Poi si staccò. Aprii gli occhi, e capii che avevo baciato un uomo. Per la prima volta. E non pensai a lei. [Continua].
    
    Lo guardai riaprire gli occhi. Ero frastornato e confuso. Di fronte a me un ragazzo alto, biondo, muscoloso, che aveva la fila di ragazze, era appena uscito dalle mie labbra. Il ragazzo che mi faceva sorridere con lo sfottò e che mi offriva di tanto in tanto una birra. L'istruttore esperto che sapeva sempre darmi il consiglio giusto. Ma come faceva ad avermi baciato?! E poi io dovevo andare via, lei mi stava aspettando.
    
    Ma possibile che con tutte le passerine che avesse intorno fosse venuto a baciare proprio me? Sarà la prima volta che bacia un uomo? Era così naturale.
    
    Mentre mi perdevo nei pensieri lui mi prese le mani. Le condusse sul suo viso, carezzandosi la barbetta. Le baciò. Le portò più in basso, sui pettorali. Accidenti se era tonico. Li avevo sempre ammirati quei muscoli e capii, quando le mani furono sui capezzoli, che non mi dispiaceva sentire quanto fossero sodi e caldi. Fissò la mia espressione inebetita ed io seguii con gli occhi il tragitto delle mie mani. Scendevano sempre più giù. Sugli addominali. Comandò alle dita un massaggio lento, per tutta la lunghezza e la larghezza del suo addome, per poi posarle sui suoi glutei marmorei, cingermi i fianchi e baciarmi ancora. Sembrava un sub che torna a ...
    ... prender fiato in superficie. Il contatto con le mie labbra lo rinvigorì e nello stringermi mi diede modo di capire l'effetto che facevo al suo pacco. Ed era quello che aveva sempre fatto a me vedere una donna spogliarsi nuda. Cominciò a schioccarmi bacetti sul collo, muovendo sinuosamente l’inguine in una danza sciolta. Sentii il cuore come un cubetto di ghiaccio davanti al camino e smisi di farmi domande. E per la prima volta un uomo mi fece gemere. Quando mi sentii pronunciare quel “...uhm…” provai vergogna e mi trattenni dal rifarlo. Lui mi strinse le chiappe, spinse col bacino e mi infilò la lingua a fondo in gola. Ed emisi il secondo gemito. Tante volte mi sono chiesto chi sarei oggi se quella volta in palestra avessi respinto con forza il mio istruttore, e ancora non so darmi una risposta convincente, sta di fatto, non seppi dirgli di no, ne quella volta ne altre. Ero abituato a stringere il corpo esile e tenero di una donna, all'odore dolce dei capelli lunghi e a far scivolare le mani sulla pelle liscia. Invece lui sapeva di uomo, odorava forte ed era muscoloso, possente, e gestiva il gioco.
    
    Riprese di nuovo le mie mani tra le sue, mi succhiò l'indice e se le portò sul pacco. Feci un balzo indietro. Forse avevo sentito troppo. Ne aveva davvero tanto. Dentro le mutande c'era un mostro a forma di serpente, ne ero sicuro. Lui non si diede per vinto e riprese con decisione le mani e le appoggio con fermezza sul suo attrezzo. Duro. Non credo che riuscisse ad entrare tutto ...
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