1. L'emiro v - il viaggio


    Data: 03/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    (segue)
    
    Tirandolo fuori lentamente, l'assistente mi sussurrò all'orecchio "Non ho mai trovato una troia porca come te". Durante il ritorno, per ringraziarlo del complimento, gli feci il ricco pompino promesso. Con ingoio, naturalmente.
    
    Dopo dunque una settimana di estrema goduria venne il momento dei saluti che non furono dolorosi, sapendo che presto lo avrei raggiunto a Dubai, mi avrebbe mandato il biglietto aereo. Inutile dire che, naturalmente. anche il giorno dell'arrivederci facemmo scintille a letto.
    
    Nella mia famiglia seguirono giornate memorabili. Non era poi così normale che un figlio se ne andasse per lavoro in un paese così lontano. I miei erano divisi da una parte dal dolore dell'allontanamento, la paura che questo lavoro non fosse tutto rosa e fiori come lo avevo loro descritto, l'ansia perché andavo in un paese dagli usi, tradizioni e mentalità non completamente comprensibili a noi occidentali, dall'altra dal fatto che si trattava di un lavoro amministrativo, non pesante, e ben remunerato e dalla mia felicità (che mi si leggeva in volto) che loro attribuivano all'esigenza giovanile di affrontare un'avventura (mentre era di tutt'altra natura). Si sà, i genitori sono felici se i loro figli sono felici e trovano la loro strada. E poi, se tutto fosse andato male, c'erano sempre loro che mi avrebbero riaccolto in famiglia senza problemi.
    
    Il biglietto arrivò quasi subito ed ebbi pochi giorni per salutare amici e parenti e per preparare i bagagli.
    
    Assai ...
    ... scarsi, in verità, perché ben sapevo che lì ci avrebbe pensato il mio emiro a rivestirmi come più gli sarebbe piaciuto. Solo al mio amico più caro, anche lui segretamente gay, confessai come stavano veramente le cose e non poté che esserne invidioso ma felice per me.
    
    All'aeroporto, baci, abbracci, pianti. Finalmente solo, in aereo, in prima classe (naturalmente), mi sentii libero di poter esprimere la mia natura. Non sono tipo da scheccare, sono abbastanza normale agli occhi degli altri, ma qualche occhiatina a quello stewart veramente bono non volli lasciarmela scappare. Fu così che quel lungo viaggio fu allietato da un ricco pompino nella toilette d'alta quota. Che c'è di male? Ho solo sigillato la mia nuova libertà prima del matrimonio. Era alto, baffuto, con un fisico ben piazzato (doveva fare palestra) e, quando lo tirò fuori, anche quella sua appendice non era affatto male, tozza e, anche in erezione, più grossa che lunga che, mentre non mi dette problemi alla gola nel prenderlo tutto, li dette alle mie mascelle. Anche lui mi riversò addosso, a bassa voce per non farsi sentire, una cascata di "troia, porca, bagascia, pompinara, frocio schifoso, ecc." che soddisfò il mio piacere e dette maggior slancio a quello che stavo facendogli. Lui era arabo ma chissà perché le prime parole che si imparano delle lingue straniere sono quelle porche.
    
    Problemi, invece, li ebbi all'arrivo. Avevo appena agguantato la mia valigia dal nastro del ritiro bagagli che fui fermato da due ...
«12»