1. La torta


    Data: 24/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Annabella_trav, Fonte: Annunci69

    Mi appassionavano, quando ancora ero in un'altra vita, le torte.
    
    Mi sembrava che il desiderio di chi le guardava e poi deliziandosi le mangiava avesse qualcosa di non dicibile a chi come me allora era nell'età in cui le cose non possono dirsi.
    
    Ero, allora, qualcosa di ancora non capito. Non ero come sembravo ma non apparivo come mi sentivo.
    
    La torta era desiderata, morbida, si usava tutto di lei. E su di lei, la torta, di poteva giocare di bocca, di lingua, con le mani. La mandavano dentro con molta saliva.
    
    I sapori della torta erano divisi ed insieme, così come io mi sentivo.
    
    Avevo iniziato a fare teatro, studiavo danza e canto, recitavo. E di nascosto tentavo di cucinare torte, che costantemente bruciavo, lasciavo cadere, non montavano....
    
    Fu proprio durante una di quelle giornate di disperazione culinaria, che il forno prese fuoco con la sua torta.
    
    Io ero alle prese con un costume di scena, interpretavo l'amante di Dracula in una orrenda versione teatrale a Bologna. Il costume era divino, era enorme, settecentesco, bianco, a diversi strati...
    
    Mentre la cucina si riempiva di fumo ed io decidevo se la parrucca bianca dovesse avere in cima dei fringuelli o dei cardellini, fu in quel momento che tutto cambiò.
    
    Il fumo dalla cucina, per uno strano gioco, aveva riempito a mia insaputa tutta la casa e saliva ai piani superiori dal balcone della cucina.
    
    Ma questo mi fu raccontato dopo, io ero alle prese con cose più importanti di quella ricetta ...
    ... che come le altre sarebbe stata un disastro. Ed il costume e la parrucca non mi avrebbero mai consentito di entrare in cucina... Muoia il Tortone con tutti i filistei avrò probabilmente pensato.
    
    Il campanello della porta di ingresso suonava all'impazzata, mentre un energumeno saltava nel mio balcone da non so quale balcone adiacente.
    
    Era un ragazzone, molto vestito, sembrava stupito come se si aspettasse qualcosa ed avesse invece trovato altro.
    
    A questo tipo di situazioni ero abituata, quasi sempre gli uomini che entrano nella mia vita si aspettano di trovare qualcosa e poi trovano me. Ma questo mi scrutava, sembrava non capire, ma anche a questo sono abituata,
    
    Intanto qualcuno dava spallate alla porta.
    
    Io ero in uno stato di stupore, capii all'improvviso che l'uomo che si precipitava verso di me doveva avermi scambiata per la torta. O forse gli Dei, benigni, mi avevamo concesso di essere ciò che volevo essere.
    
    Capii che la grande magia era forse compiuta. Ero forse una infinita setteveli? Una margherita no di certo, non ero così piatta. Forse una Mariage....
    
    La sua foga, il desiderio di avermi, i suoi occhi sgranati, erano proprio quelli che avevo visto negli occhi dei divoratori di torte. E le sue mani.. le mani potenti che aggrappate alla ringhiera lo catapultavano nel balcone, erano proprio quelle di chi desiderava un pezzo di torta e avrebbe lottato per averla, per avermi...
    
    Eccomi li desiderata, morbida, pronta all'uso. Su di me poteva giocare, ...
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