1. Matteo, giorgio e l’uomo elefante


    Data: 29/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Wthinking, Fonte: Annunci69

    Matteo e Giorgio, amici dai tempi dell’asilo, ebbero la fortuna di condividere l’infanzia, la pubertà, l’adolescenza, i primi tumulti sessuali, delusioni amorose ed innumerevoli scorribande. Erano proprio due disgraziati, separati alla nascita si usa dire, si amavano come due fratelli e nelle doppie, fatevelo dire da chi si è fatta sfondare ripetutamente da loro, erano sincronizzati come 2 orologi svizzeri.
    
    Avevano formato una gang, dal nome curioso “The Elephant Man”. Mi ricordo che con mio marito fummo subito catturati e incuriositi da quel nome che ci fiondammo sul loro profilo. Erano solo agli inizi, quel profilo ricco e dettagliato poteva essere tutto o niente, ricordo solo che a vedere le loro foto e quello che promettevano ogni volta mi faceva eccitare solo a pensare di essere la loro regina, che chiedevo a mio marito di scoparmi rozzamente davanti alla pagina del loro annuncio e i loro video. E godevo al solo pensiero, di potermi fare scassare un giorno dall’uomo elefante. Non si vedeva nei video e nelle foto, erano abili a nascondere i dettagli con l’uso di luci soffuse, ma io che i cazzi li conosco bene, solo a sentire le urla delle donne riprese, capivo che la bestia si aggirava sui 30 centimetri di incessante potenza e pienezza.
    
    Il loro annuncio era chiaro, loro erano una bella banda di ragazzotti, due fissi e gli altri anche su richiesta, ma amavano andare a rotazione, tutti bei giovanotti con fisici curati, non proprio scolpiti, ma dei grandi maiali a ...
    ... cui piaceva solo una cosa: farci uscire distrutte.
    
    Il gioco che proponevano però era a livelli superiori, per noi donne solo quell’attesa di essere scelte e la competizione scaturita valevano già moltissimo, praticamente solo una sarebbe stata montata dall’uomo elefante, che sarebbe entrato verso fine serata, quando eravamo già colanti di piacere e totalmente devastate in ogni buco. Il resto delle donne non scelte, sarebbe dovuto entrare nella stanza a fianco e immaginare dalle urla, le fattezze di quel giovane con quella fortuna in mezzo alle gambe. La prima volta, che non fui scelta, ricordo che tra di noi ci masturbammo sentendo la fortunata nell’altra stanza e con l’immaginazione e con quel trasporto ebbi un orgasmo squassante, che mi fece tremare le gambe per lunghissimi minuti.
    
    Nei vari tentativi di poter accoppiarmi con quell’enorme cazzone, ricordo che tra noi donne c’era parecchia invidia, giocavamo tutte a essere la più troia, spesso in modo volgare, alterando quello che in fondo eravamo, proponendo tutte una serie di cliché sessuali che inevitabilmente ci facevano scartare ogni volta. Ricordo che la prima volta, alla prima eliminazione, mi inginocchiai subito a spompinare e farmi sborrare in faccia, ingoiando il resto passandomelo sulle dita, facendo intravedere lo sperma in bocca più volte, ammiccando goffamente e mandando giù tutto.
    
    Altre urlavano in maniera sguaiata, sembravano dei maialini sgozzati, una venne vestita da suora chiedendo di essere solo ...
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