1. VISIONI 2


    Data: 26/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bollentispiriti, Fonte: RaccontiMilu

    Ricordo, e la mano corre là dove si sente più libera, meno inibita per inveterata abitudine, a rinverdire i fasti dell’incontro fortunato. Lentamente “l’anguilla” si compatta, assumendo la sua solita, forte personalità. Lo diceva sempre mia moglie, in gioventù, quando assolvevo agli obblighi coniugali con maggiore lena.: “È come un calamaro fra le cosce!” Con l’età e l’esperienza , invece, ho constatato che solo un maschietto ha la conoscenza e la capacità atta a regalarti i brividi, il sentimento giusto e quelle soddisfazioni che, altrimenti, non potresti conoscere.
    
    Marco, invece, lo chiama: “lo squalo”, forse perché procede dimenandosi a destra e a sinistra, quando è all’attacco, o “il pesciolino rosso”, quando decide lui di sventrarmi dal posteriore allargandomi come le garze natatorie di un merluzzo o di un’ombrina. È la posizione che preferisco, piuttosto che l’altra. È più coinvolgente, sempre faticosa, ma ti assolve dall’ansia da prestazione.
    
    Devi solo cercare di favorire il tuo drudo e accompagnarlo sulla strada della conoscenza intima. Quando mi prende da dietro è sempre delicato. Poi, mano mano la tensione sale, finché non s’infoia, e diventa violento.
    
    Ma, tanto, anch’io, quando sto per arrivare, non mi controllo più.
    
    Ero così entusiasta di lui che lo invitai ad assistere al Carmina Burana di Carl Orff la sera dopo. Mi saltò collo e mi baciò. “Sono un patito di Orff! Conosco tutte le sue opere.” – mi confessò. Il
    
    feeling cominciava ad instaurarsi, ...
    ... saldandosi in nodi ben solidi. Fu una serata meravigliosa! Ero così entusiasta che gli presentai Marcello, l’uomo con cui dividevo le gioie da concubino. Lui non sospettò
    
    nulla, come al solito, mentre io bevevo adrenalina, eccitato dalla vicinanza dei miei due “gioielli”. Quella sera stessa cavalcai Marcello, sognando di possedere Marco.
    
    Non ti ho mai visto così eccitato!” si stupì Marcello, mentre mi giravo dall’altra parte forse per nascondere l’immagine di Marco che mi danzava negli occhi.
    
    Giorni fa, a Marco balenò l’idea di organizzare una cenetta a casa sua. Fissammo il giorno in cui ero più libero da impegni. Lui, invece, è sempre disponibile. “Non preoccuparti, – disse – penso a tutto io. Ti preparo un menù coi fiocchi. Tutto a base di pesce, dentro e fuori del piatto… come piace a te!”. Ridemmo di gusto. Invece è proprio una cosa seria! Mi stravolge il cuore e il sesso non appena ci incontriamo. E, se non ci vediamo è peggio. Assatanati come siamo nella ricerca di soddisfazione per i nostri sensi sbaviamo dal desiderio di cingerci le spalle, le anche, di palparci i glutei, beati nella nostra nudità.
    
    “Sì, rapiscimi col tuo cavallo imbizzarrito…!” – riprese lui. “Lo farò! Te lo prometto.Il mio squalo ti divorerà.”.
    
    Ero già su di giri, tanto che quel pomeriggio il lavoro andò a puttane. Pensavo unicamente alla serata col mio bambinone. La segretaria mi guardò storto un paio di volte, cogliendomi a giocherellare con lo sfoglia carte, invece di impegnarmi nei ...
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