1. Al centro commerciale


    Data: 22/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: executive_2005, Fonte: Annunci69

    Parcheggio pieno, macchine dappertutto: il tardo pomeriggio si preannuncia difficile....
    
    sono al centro commerciale di Monterotondo, per degli acquisti da fare e un po di spesa.
    
    Stavo tanto bene a casa, penso....
    
    Ok la macchina è sistemata, ed inizio ad affrontare la lista delle cose da comprare.
    
    Acc...il fatto è che sono uscito di corsa, più tardi rispetto a quando avrei voluto...ed ora mi scappa da pisciare.
    
    L'icona delle toilette mi appare provvidenzialmente davanti.
    
    Il cigolio assordante della porta rompe il silenzio, ed entro, assalito dal tipico odore dei cessi.
    
    La coppia di urinatoi a muro è in fondo. Mi abbasso la tuta e sfodero il mio arnese, gonfio di piscio.
    
    Sto lì, a godermi la pisciata pensando ai fatti miei, che vedo un'ombra accanto a me. Strano, penso, non ho sentito la porta. Un ragazzo alto, anche lui in tuta, si posiziona davanti al pisciatoio alla mia sinistra. Finisco il mio rituale smanettandomi un po', da bravo maschio, e faccio per tirar su slip e tuta, quando sposto lo sguardo verso il mio silenzioso compagno alla mia sinistra, e noto che sta anche lui smanettando il suo arnese. In effetti non sembra aver pisciato, eppure è lì che se lo scappella su e giù. Minchia...mica male, dico io: bello peloso, bello lungo, bello umido...bello tutto! Senza poterlo evitare, l'uccello mi si inturgidisce in mano, e le mie iniziali innocenti "sgrullate" assumono ben presto la connotazione di seghe. Rimaniamo qualche decina di secondi a ...
    ... trastullarci con i nostri rispettivi bigoli, quando improvvisamente lui si sposta ed entra in uno dei bagni. Lascia la porta socchiusa, assicurandosi che lo possa vedere, e rimane lì...davanti alla tazza. Sarà un segnale? E' un invito? Mi aumenta il battito...la sosta in toilette sta prendendo una piega inaspettata. Ok prendo coraggio e spingo la porta...
    
    Si, la mia supposizione era giusta: il mio amico si gira verso di me, col cazzo in mano, e chiude la porta.
    
    In un attimo si abbassa la tuta, e sfodera un maestoso cazzone quasi completamente in tiro, con due belle palle ed una foresta di peli neri.
    
    Mi viene l'acquolina in bocca: mi inginocchio ed avvicino la bocca, quasi col timore che mi scompaia all'improvviso. E invece no, eccolo lì, pulsante nella mia bocca.
    
    Prima timidamente, e poi sempre di più, inizio a pomparlo, cingendogli le cosce pelose con le mani. Ormai è duro duro, e sento tutte le vene pulsare mentre ci passo la lingua. Scorro l'asta dalla punta fino a sotto le palle. Piccole ma sode. Le aspiro con la bocca con delicatezza, prima una e poi l'altra, risucchio la mia saliva che abbondante cola sui peli neri e folti.
    
    Si gira all'improvviso di spalle ( ma che mi legge nel pensiero? ) chinandosi in avanti: come fa a sapere che mi fa impazzire leccare il buchetto? Mi avvento su quel magnifico culo peloso, allargando bene le chiappe sode con le mani. Il buchino...non è tanto ino...bello aperto direi, tanto da consentirmi di giocarci con la punta della lingua. ...
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