1. Venezia


    Data: 14/08/2019, Categorie: Etero Autore: Erevan_Ilesere, Fonte: RaccontiMilu

    Era un mercoledì come tanti, ma già il pomeriggio sentivo dentro di me crescere la tensione. Nemmeno io riuscivo a capire bene il motivo di quello stato d’animo ma, seduto in cucina mentre cercavo di studiare qualcosa, non riuscivo a non alzare lo sguardo ogni dieci minuti verso l’orologio che troneggiava sopra di me. Sentivo le lancette ticchettare rendendo la concentrazione ancora più difficile di quanto era realmente. Fu facile perdermi nei miei pensieri mentre rileggevo per la centesima volta la stessa riga.
    
    Di lì a poco mi avrebbero raggiunto due amici, Marco e Francesca. Marco era un compagno di corso di un mio carissimo amico e Francesca la sua coinquilina. Ricordo che quando la vidi per la prima volta una sera in piazza dei Signori a Padova avevo provato una fortissima attrazione per lei. Avevo iniziato a vederla sempre più spesso con la scusa di andare a trovare Marco nel suo appartamento e avevamo iniziato a conoscerci meglio. Sentivo dentro di me che quella ragazza non mi era per nulla indifferente. Scherzando con Marco gli dissi più volte che volevo farmela, ma avendo la morosa tutto quello restò sempre solo una fantasia. Ora la morosa non ce l’avevo più. O forse sì. La situazione non era chiara, ma il fatto che avrei visto Francesca quella sera deviava i miei pensieri verso un solo argomento.
    
    Arrivarono verso le sei e dopo aver appoggiato le loro cose a casa uscimmo a fare aperitivo. Eravamo in quattro: io, Marco, Francesca e il mio coinquilino Davide, più ...
    ... tardi forse ci avrebbe raggiunto un’altra mia coinquilina, Elena.
    
    Arrivammo al nostro bacaro preferito “al squero” e prendemmo subito qualcosa da bere. Ricordo che io presi un rosso, Davide e Marco un bianco e Francesca uno spritz.
    
    Francesca era bellissima. Non &egrave molto alta, ma ha un fisico invidiabile: un bel culo e due tette non grandissime ma sode, come piacciono a me. Ci mettemmo subito a parlare di qualsiasi stronzata ci passasse per la testa. L’università, ragazzi, ragazze, lavoro ci accompagnarono insieme a sempre più bicchieri di vino.
    
    Quando arrivò Elena eravamo già al quarto giro e l’alcool iniziava a prendere il sopravvento sul nostro controllo. Marco mi prese da parte e mi portò in una calletta lì affianco.
    
    Lo guardai intensamente negli occhi. Pochi giorni prima gli avevo raccontato di me e Margherita, la mia ragazza. Guardai il telefono. Pochi minuti prima avevo scritto a Margherita chiedendole cosa voleva fare di noi. Che doveva dirmelo subito. Il display del telefono era vuoto, prima che si spense definitivamente perch&egrave scarico.
    
    Vidi chiaramente nei suoi occhi un po’ di delusione ma non disse nulla e mi passo affianco per tornare dagli altri. Finii di bere il bicchiere di vino da solo, in quella calletta. Dovevo restare da solo qualche momento per pensare. Era tutta la sera che Francesca flirtava con me. In quel momento non avevo nulla per rinunciare. Decisi che sarei andato fino in fondo.
    
    Tornai dagli altri e notai che Davide non ...
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