1. Quando il mio Padrone mi aveva detto che sarebbe stata una giornata che non avrei dimenticato


    Data: 10/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: LaCagna, Fonte: RaccontiMilu

    Quando il mio Padrone mi aveva detto che sarebbe stata una giornata che non avrei dimenticato, avevo pensato che sarebbe successo qualche cosa che non era mai accaduto prima. Saremmo usciti? Mi avrebbe portato in qualche posto dove non eravamo mai stati prima? Era stato abbastanza vago su questo punto e io non avevo osato fare domande: amo quando il mio Padrone non mi fornisce dettagli, quando desidera che io sia in grado di affrontare qualunque imprevisto. La sola cosa che mi aveva ordinato di preparare erano le polsiere e le cavigliere di cuoio. Le avevo distese sul letto, per bene, come so che piacciono a lui. Mi aveva chiesto di non indossarle, perché &egrave un segnale convenuto: quando desidera che io sia totalmente Sua, &egrave Lui (e solo lui) che le allaccia ai miei polsi e alle mie caviglie. E’ un segnale di completo abbandono e appartenenza, che mi fa sentire in suo potere e che mi eccita moltissimo.
    
    Ecco il segnale convenuto: il citofono suona ed io mi faccio trovare con la mia lunga vestaglia in stile giapponese: lui entrerà, non dirà una parola, si dirigerà verso il mio armadio e metterà sul letto gli abiti che desidera io indossi. Adesso &egrave lui che sceglie per me che cosa vuole vedere sul mio corpo e io non posso oppormi. In base a quello, mi truccherò con cura, indosserò il cappotto e usciremo di casa. Sono pronta e il mio corpo me lo comunica con un fremito che ben conosco: il fremito del desiderio e del piacere che solo Lui potrà concedermi.
    
    – ...
    ... ‘Buonasera, Cagna’. A quelle parole le mie gambe cedono: non mi saluta mai, quindi percepisco che ci sia qualche cosa di diverso dal solito. Si muove nel mio ingresso, allunga un dito verso la scollatura della mia vestaglia per vedere che tipo di intimo indossi sotto: nessuno, come so che piace a lui. Il suo indice freddo (fuori &egrave inverno ma lui non ama indossare guanti) corre lungo il profilo del mio seno ed in un attimo i miei capezzoli diventano turgidi: mi basta il suo tocco, mi basta sentire il suo profumo.
    
    – ‘Fuori fa molto freddo. E’ per questo che ho deciso che non usciremo, questa volta, ma resteremo qui, in casa. Oggi ho voglia di fare molte cose con te, alcune ti piaceranno, alcune ti sorprenderanno, altre invece ti imbarazzeranno e ti faranno sentire una sporca sgualdrina. Ma se sarai capace di sopportare tutto ciò a cui desidero sottoporti, non ti sentirai più la donna di prima.
    
    Non sapevo bene che cosa pensare, ma Lui sa sempre come convincermi. Gli ci volle un secondo per sciogliere la cintura della vestaglia e lasciarmi totalmente nuda all’ingresso di casa. Le sue mani gelate scrutarono il mio corpo in un secondo, desiderando possederlo con violenza: il mio Padrone ha voglia di me e io ho voglia di Lui. L’attesa che ci siamo imposti adesso &egrave un desiderio famelico di possederci e Lui di certo non me lo fa intuire’ Le mie braccia sono attorno al suo collo.
    
    Le sue mani afferrano il mio culo e lo stringono con un desiderio violento: lo afferra e ...
«1234...7»