1. Escort 2 - Il calciatore


    Data: 07/08/2019, Categorie: Etero Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    Avevo già un tot di clienti affezionati, alcuni ereditati da Maria Stella che, con la solita scusa del “se non piacciono a me piacciono a te”, aveva scremato la sua agenda. In effetti aveva ragione, fisicamente non mi dispiacevano tutti e oramai erano miei. Lavoravo tre volte a settimana mediamente e il mio conto corrente era in costante ascesa.
    
    Maria Stella mi chiamò un pomeriggio per propormi un servizio a due. Uno dei suoi clienti, un noto giocatore di calcio, l’aveva chiamata per rendersi meno noioso il ritiro imposto dall’allenatore. Il preavviso era minimo, era da lì a poche ore, però mi ero tenuta la serata libera e accettai, anche solo per curiosità e per non dirle di no. Mi preparai con un lungo bagno bollente, mi truccai con cura e attesi che Maria Stella mi passasse a prendere.
    
    Mentre andavamo a un albergo un po’ fuori città mi spiegò bene la cosa:
    
    - Rivolgiti sempre a me come Muriel, è così che mi conoscono, mi raccomando. Dunque, devi sapere che ai calciatori non manca mai la figa, basta che vadano in un qualche locale “in”. A proposito, devi cominciare a frequentarli, serve a farti conoscere ma ne riparleremo. Dicevo, basta che vanno in qualche locale e trovano sempre una stellina o una aspirante tale che per mettersi in mostra è disposta a spalancare le cosce, però per determinate occasioni preferiscono una professionista. Meno problemi, massima disponibilità, nessun paparazzo che arriva “per caso” a beccarli. Questa sera abbiamo una stanza prenotata ...
    ... all’hotel dove sono in ritiro, ci ha pensato il suo procuratore, e lì ci raggiungerà dopo cena.
    
    Ricordati che la discrezione è essenziale, fuori da quella stanza faremo finta di non riconoscerlo, dentro……. Beh, lo vedrai al momento. –
    
    La ascoltai figurandomi mentalmente la serata, senza accennare al compenso perché di lei mi fidavo ciecamente.
    
    Cenammo al ristorante dell’albergo. Per l’apparenza e per gli avventori, parlando con i camerieri, facemmo intuire che eravamo in viaggio e ci eravamo fermate per la notte. Scena inutile per il personale dell’albergo già avvezzo a tali situazioni. La squadra di calcio era in un’altra sala, separata, e udivamo le loro voci. Prima che finissero io e Muriel salimmo in camera per prepararci. Come da lei consigliato mi ero portata della biancheria veramente sexy, con un pagliaccetto nero corto e semitrasparente a fingersi camicia da notte. Lei era invece completamente in rosso, dal reggiseno alla brasiliana, dalle calze alle giarrettiere.
    
    Guardandoci allo specchio ci ammirammo e poi scoppiammo a ridere. Sembravamo veramente due troie quali eravamo.
    
    In breve arrivò il calciatore, che chiamerò Max (nome inventato), bussando discretamente alla porta e sgattaiolando veloce dentro appena Muriel ebbe aperto e l’ebbe riconosciuto.
    
    Un bel ragazzo, poco meno che trentenne, campione di una squadra che lottava per lo scudetto, fidanzato con una stellina della tv appariva sovente nelle pagine di gossip (mi spiegò tutto poi Muriel, io ...
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