1. Ellis


    Data: 24/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: LaIre, Fonte: RaccontiMilu

    Ellis entrò silenziosamente nella biblioteca cercando di fare meno rumore possibile, con la tazza e la teiera tintinnanti sul vassoio. La governante aveva avvertito tutti che il figlio del padrone, dopo essersi accorto della scomparsa di una preziosa tabacchiera, era andato su tutte le furie, rinchiudendosi in quella stanza del castello. ‘Porta il t&egrave al padrone’, le ordinò mentre Ellis finiva di cambiare le lenzuola nella stanza degli ospiti. Ed ora il cuore le batteva all’impazzata mentre camminava lentamente verso la poltrona davanti al camino.
    
    Le era capitato più volte nelle poche settimane in cui aveva iniziato il nuovo lavoro nel castello dei Costans di vedere il giovane padrone, nei suoi momenti di rabbia, scaraventare a terra tutto ciò che trovava al suo passaggio verso la biblioteca, con grande disappunto per la governante. ‘Il suo t&egrave, signore’, disse Ellis poggiando il vassoio sul tavolino a fianco della poltrona. Senza alcun cenno da parte del padrone, né tantomeno di ordini, fece un inchino e si girò cercando di uscire velocemente dalla stanza.
    
    ‘Fermati’, disse lui improvvisamente. Ellis rimase in attesa un istante, poi lentamente si voltò indietro, trovando il padrone in piedi affianco al camino. ‘Tu devi essere il nuovo aiuto della governante, Emily, Ally?’ chiese lui strafottente. ‘Ellis, signore’ , rispose lei in un inchino a testa bassa. ‘Ellis, nome alquanto strano per una contadina. Dimmi un po’, Ellis, hai per caso visto da qualche ...
    ... parte una tabacchiera dorata con gli stemmi della mia famiglia?’ le chiese squadrandola da capo a piedi con lo sguardo infuocato. ‘No, signore, non l’ho vista, ma la governante” provò a rispondergli. ‘Puoi andare’, la bloccò prima che lei finisse la frase.
    
    Ellis si rigirò, non vedendo l’ora di uscire da quella stanza, lontana da quello sgradevole uomo. Ma dopo pochi passi si sentì afferrare da dietro, una mano le tappò la bocca e l’altra le cinse la vita. ‘Una giovane contadina come te non vedeva l’ora di farsi assumere in un posto come questo per poter mettere le mani sui preziosi della mia famiglia immagino’, le sussurrò nell’orecchio con un ghigno. Ellis scosse la testa terrorizzata, ma lui continuò. ‘Lo capisci vero che non posso fidarmi di te? Chissà, forse sotto questi strati di gonna troverò il mio tesoro”, e così dicendo iniziò a spingere Ellis contro il tavolino, piegandola in avanti.
    
    ‘Signore, la prego, io non ho rubato niente’, provò a difendersi lei mentre il padrone le bloccava in polsi dietro la schiena con una mano. ‘Stai zitta o ti punirò, voglio solo controllare cosa nascondi qui sotto’, disse sollevando la gonna scoprendo la pelle bianca di gambe e natiche. La girò e guardandola in faccia disse: ‘Sotto la gonna non hai niente, magari troverò qualcosa qui’, e iniziò a strappare la parte alta del bustino. Ellis provò a coprire imbarazzata i suoi seni, celati da una leggera sottoveste bianca. ‘Per favore signore, mi lasci andare, le giuro che non ho rubato ...
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