1. L'amante e la punizione


    Data: 01/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Candido1967, Fonte: Annunci69

    Farsi l’amante, o fare l’amante, è un mestiere che prima o poi capita a tutti. Ci si casca dentro senza esser preparati, mentre invece bisognerebbe esserlo.
    
    Dà adrenalina. Il bisogno ancestrale del peccato dà un gusto tutto diverso alla vita di ogni giorno.
    
    (da “Consigli utili per farsi / fare l’amante” del blog de “La Flauta”).
    
    Mio marito scoprì il mio tradimento con Andrea nel modo più banale e classico: un messaggio sul cellulare inavvertitamente non cancellato per tempo. In realtà nulla di compromettente ma quanto basta per insospettire e indagare. “Chi è questo Andrea che ti chiede di poterti incontrare domani al bar dell’ospedale?” “Un collega” risposi. “Solo un collega o qualcosa di più?” incalzò mio marito. “No, che pensi, Marco!” ma sono una che messa alle strette non sa fingere. Arrossii, cominciai ad incespicare nelle risposte e a mio marito bastò poco per arrivare alla conclusione: “Hai un amante!”. “Si”, dissi con un filo di voce e quasi sentendomi mancare le gambe. “E da quanto tempo?” insistette Marco senza tuttavia alzare il tono della voce o dando alcun segno di rabbia. “Da tre mesi circa” sedendomi pallida sul divano. Temevo la sua reazione.
    
    Cosa sarebbe successo ora che ero stata smascherata? Classico il modo in cui mio marito mi aveva scoperta, classica la mia relazione fedifraga con Andrea: la passione nata sul lavoro fra l’infermiera ed il medico del reparto di Medicina generale di un grande ospedale.
    
    “Voglio conoscerlo!” Disse Marco. Lo ...
    ... guardai incredula. “Domani, quando lo incontrerai, dovrai dirgli che sabato sera è invitato a cena a casa nostra”. Non osai contraddire mio marito anche se la sua idea mi sembrava una follia “va Bene” mi limitai a rispondere nella consapevolezza che Andrea non avrebbe mai accettato quell’invito a cena. Ed invece Andrea, ridendo, accettò l’invito per nulla intimorito da quello che sarebbe potuto accadere “Non so che intenzioni abbia, ma in ogni caso voglio proteggerti e non causarti ulteriori guai con tuo marito. Verrò ed affronterò la situazione qualunque essa sia e qualsiasi piega possa prendere”. Mi sentii rassicurata, da un lato sapendo che Marco era tutt’altro che violento o rissoso e dall’altro conscia dell’equilibrio e della forza caratteriale di Andrea (che, non per nulla, lo avevano portato in pochi anni ad essere uno dei migliori medici dell’ospedale).
    
    Mi ritrovai il sabato pomeriggio sola in casa a preparare quell’insolita cena e mentre cucinavo mi prefiguravo quella serata paradossale a tre: io, mio marito ed il mio amante. Che sarebbe accaduto? Che verso avrebbe preso? Mentre ragionavo fra me su queste cose sentii suonare alla porta. Andai ad aprire. Mi trovai davanti Marco con una donna. “Lei è Angela, la mia amante”. Rimasi a bocca aperta senza parole. “Ci fai entrare?” Mi spostai e mio marito entrò seguito da Angela. Ancora frastornata per quella strana situazione chiusi la porta e meccanicamente mi presentai all’amante di mio marito “Piacere, sono Carla”. ...
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