1. La bella e la bestia.


    Data: 01/08/2019, Categorie: Etero Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69

    Miriam scostò la tendina e abbassò lo sguardo sui tetti delle case. Il villaggio, dolcemente illuminato dalla luna quasi piena, giaceva disordinato su entrambe le rive del fiume, come i giocattoli di un gigante bambino al termine di una lunga ed estenuante giornata.
    
    La ragazza scostò una ciocca di capelli neri che le era ricaduta sul volto e si appoggiò distrattamente alle spesse sbarre di acciaio che si incrociavano nel vano della finestra.
    
    Ridacchiò tra se e se, rendendosi conto che i suoi concittadini l'avevano relegata in quella stanza, che per quanto confortevole apparisse, in realtà era una cella vera e propria, non tanto per impedire a qualche malintenzionato di molestare la Sposa di Primavera, quanto per evitare che fuggisse dal suo destino.
    
    Sporgendosi il più possibile, quasi incuneando la testa tra i gelidi pezzi di metallo, riusciva a vedere il patibolo sul limitare del bosco. Gli abitanti di quelle misere casupole raffazzonate alla bell'e meglio si ostinavano a chiamarlo Altare, ma pur sempre di un patibolo si trattava. Su di esso, centinaia di giovani ragazze vergini erano andate incontro al loro crudele destino.
    
    Miriam lasciò ricadere la tendina e si allontanò dalla finestra, distendendosi sul giaciglio alla fioca luce tremolante della candela.
    
    Si appoggiò le mani in grembo e chiuse gli occhi chiedendosi se quelle che l'avevano preceduta, la sera prima di salire sul patibolo, fossero rimaste distese, completamente sole, ad attendere con ansia e ...
    ... terrore quello che sarebbe accaduto la sera successiva.
    
    Ciò che più le creava turbamento era l'assoluta mancanza di paura per quello che le stava per accadere. Avrebbe dovuto essere terrorizzata, persa nel panico più totale a causa dell'ignota fine di tutte le fanciulle che l'avevano preceduta, a causa di quanto i suoi concittadini mormoravano a bassa voce riguardo allo scempio dei corpi ritrovati, a causa dell'ignota minaccia che si aggirava nel folto della Foresta.
    
    Ma lei era diversa, diversa nella mente e diversa nel corpo.
    
    La ragazza tornò a ridacchiare mentre le sue mani risalivano dal ventre piatto per appoggiarsi al turgore dei seni. Attraverso la pregiata stoffa della camicetta che le avevano fatto indossare, sentì i capezzoli gonfiarsi ed ergersi svettanti mentre le prime avvisaglie del liquido e famigliare calore le invadevano il basso ventre.
    
    Si, lei era differente!
    
    Ogni sette anni, al sorgere della prima luna piena di Primavera, una fanciulla del villaggio, scelta tra le più avvenenti, ed ovviamente tra le vergini, avrebbe placato con il suo sacrificio la furia devastatrice della Bestia.
    
    Solo una volta il sacrificio fu ignorato e, seppur a decenni di distanza, la gente del villaggio ancora parlava tremando di paura delle terribili conseguenze di quella violazione del Rito.
    
    Miriam abbassò le mani, facendole scivolare nuovamente lungo il ventre piatto fino a raggiungere le gambe, ricoperte dall'ampia gonna. Con movimenti lenti, le dita iniziarono ...
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