1. The Handyman (Cap 8) – Hoto Kan


    Data: 27/07/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    Fu una settimana terribile. Pensavo sempre a Sabrina. Lo so avevo detto che non l’amavo, ma perché quella scena mi aveva cosi tanto confuso?.
    
    Finalmente il giorno dell’appuntamento arrivò e con esso arrivò pure Sabrina. Aveva una minigonna e un top neri. Del resto era ancora estate. La bloccai all’ingresso.
    
    “E tu che ci fai qui” – Forse fui troppo duro.
    
    “Bhe, sono venuta a trovare la mia amica Marina”
    
    “E da quando voi due siete amiche?”
    
    “Bhe, se provi a fare uno sforzo di memoria, sono sicura che ti ricordi quando ci siamo conosciute” – Ok questo era un colpo basso.
    
    “Non vedi più venire qui, hai capito?”
    
    “Scusa sono abbastanza maggiorenne per decidere della mia vita”
    
    La presi con forza per un braccio – “Tu non hai idea di quello che succede in questo condomio”
    
    “Invece mio caro” – Cercando di svincolarsi da me – “Inizio a capirlo”
    
    “Tesoro, sei in ritardo ti aspettavo di sopra” – Era marina, avvolta come al solito nella sua tenuta sportiva. Mi guardò – “Forse è meglio che la lasci andare”
    
    Obbei immediatamente, avevo le mani legate. Lei prese per mano la mia ex e se la portò di sopra.
    
    Io ero incazzato come non mai. Mettevo in dubbio tutto, Il mio lavoro, i miei sentimenti. Afferrai la prima cosa che trovai li vicino, era un ombrello, e lo gettai contro la pianta che era situata a destra dell’ingresso principale. Per poco non colpii una signora asiatica. Assomigliava molto a una mia passione da bambino: Madoka Aykawa. Lei pero aveva molto più ...
    ... seno e decisamente, aveva un aspetto meno occidentale ed era dannatamente magra. Anche se non l’avevo mai vista fino ad allora, era sicuramente la signora Hoto del secondo piano.
    
    “Devi sapere che quella pianta non ti ha fatto nulla e specialmente la sottoscritta”
    
    “Ha ragione mi scusi, ho avuto un attimo di follia.” – E allungo la mano – “Piacere Alexander il tuttofare”.
    
    Lei non mi strinse la mano – “Scusa ma non sopporto il contatto fisico ingiustificato e comunque so chi sei. Ho sentito parlare di te dalla dottoressa Silvy”
    
    “Spero solo cose positive”
    
    Lei ignorò la mia risposta – “Sai lo stress è una pessima malattia”
    
    Io ero imbarazzato – “Ha ragione, ma vede la mia ex..”
    
    Incrocio le braccia attorno al petto – “Forse io ti posso aiutare, venga nel mio appartamento tra mezzora”.
    
    Era esattamente sopra a quello di Marina, forse da li avrei potuto sentire qualcosa, quindi risposi immediatamente – “Volentieri”
    
    Giunta l’ora stabilita, chiusi la guardiola a chiave, misi il cartello con scritto sopra: OCCUPATO. Mi avevano detto di fare così, quando rispondevo alle chiamate dei condomini.
    
    Salii le scale, mi fermai qualche secondo alla porta dell’appartamento di Marina, ma non sentii nulla. Forse di sopra poteva andarmi meglio.
    
    Arrivai al 2C, la porta era aperta. Bussai, nessuno rispondeva ed entrai. Trovai la signora Hoto intenta a lavarsi le mani. Si era cambiata, indossava un elegante Cheongsam nero decorato da fiori rosso scuro, era senza spalline, ...
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