1. Divertirsi a fare la puttana


    Data: 23/11/2017, Categorie: Lesbo Autore: rincon, Fonte: EroticiRacconti

    Ci ho pensato e ho deciso: desidero provare a vivere l’esperienza della prostituzione. Il cuore palpita al pensiero di incontri misteriosi, imprevedibili. L’essere trattata come merce è interessante. Sabato mattina, mentre Tony va al mare con amici, ed io accampo una scusa di un lavoro imprevisto in ufficio, ma poi, raggiungo Ray. Gli comunico la mia decisione e discuto dei dettagli: i prezzi sono alti, data la clientela. Incassi altissimi per week end completi. Riguardo la preparazione (abbigliamento, presenza di odori e peli) devo aspettare suoi ordini. Si congratula con me e mi dice di tenermi pronta.
    
    Vorrei fare un po’ di sesso, ma lui ha già una ragazza che lo aspetta nuda a letto. Sto per andarmene ma mi trattiene. Andiamo su e facciamo sesso a tre. Lui comincia a chiavare la ragazza, una bellezza africana, Sue, che intanto lecca la mia passera. In seguito io lecco la sua vagina mentre Ray mi scopa da dietro. La figa di Sue è un tripudio di succhi vaginali straordinariamente profumati: non avevo mai mangiato della figa e devo dire che mi piace. Ray ferma il gioco perché una telefonata lo interrompe. Risponde ossequiosamente. Poi mi dice che forse oggi potrebbe esserci un contatto e che non vuole rovinare la merce.
    
    A conferma, mentre sono in ufficio, per dare sostanza alla mia bugia, squilla il telefono. Ray mi dice, di essere li fra 1 ora, senza indugi.
    
    Sono trepidante, cosa mi aspetterà?
    
    Arrivata, Ray mi conduce in una piccola dependance, dove attendo ...
    ... il cliente. Sono nervosa e quando sento la porta aprirsi, tremo un po’. Qual è la mia sorpresa nell’accorgermi che il primo cliente è una donna. Circa 60 anni, alta, ossuta, con il volto forte, atteggiamento di chi è avvezzo al comando.
    
    Si siede e mi accenna di avvicinarmi. “Spogliati” mi dice autoritariamente. Lentamente mi tolgo i vestiti fino ad essere nuda. “Togliti le scarpe”, ordina severa. Mi scruta. “Sei un bel pezzo” dice. “Mi piacciono le tue belle tette naturali e la figa pelosa”. I seni di plastica e le vagine glabre non le gradisco”.
    
    Mi afferra con straordinario vigore e mi bacia in bocca, sul collo, sulle tette che succhia golosa. Poi si denuda a sua volta, eccetto gli stivali da cavallerizza. Poi mi spinge sul letto e, come una furia, comincia a leccarmi tutto il corpo, infila poi la lingua nel mio culo profondamente e poi si dedica alla mia figa: la sua lingua è furiosa e sapiente a un tempo, e sa scovare i punti più segreti del piacere, e contemporaneamente mi infila le dita in vagina. Provo un orgasmo molto completo.. Sono sopraffatta. Mi fa godere moltissimo e gemo di piacere, lei si beve avidamente i miei umori vaginali succhiando intensamente. Infine, con violenza mi schiaccia il volto fra le sue cosce e mi costringe a un cunnilingus. Non sono brava. Lei se ne accorge e, magnanima, mi dice: “imparerai con il tempo, te lo insegnerò io con le buone, o con le cattive”. Mi lecca sensualmente i piedi, ma improvvisamente sbotta: “non crederai, perché ho ...
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