1. Il culetto di mia cugina


    Data: 26/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: nik, Fonte: RaccontiMilu

    Questa storia parte dalla città per finire in aperta campagna, tra il profumo del fieno e il frinire dei grilli. Dove tutto ha ritmi diversi dal centro di Milano, anche il caffè si assapora diversamente e sulla lingua non hai mai il sapore dei gas di scarico.
    
    Ho diciannove anni, alto un metro e ottanta e, come credo una buona parte dei miei coetanei, un pene che quando parte diventa marmo.
    
    Abito a Milano, vicino al centro.
    
    La domenica i miei avevano inviato a pranzo gli zii e la figlia, la cugina. Già la cugina, quella stangona, bionda, una faccia da maialona. Aveva trentadue anni, i miei zii erano più anziani dei miei.
    
    Vivevano in campagna, erano allevatori. Una bella cascina con mucche e conigli. Mia cugina si era ricavata un alloggio rubando un pezzo alla cascina e viveva sola. Lo aveva rimesso a nuovo, arredato mischiando antico e moderno. Bisogna ammettere che aveva avuto buon gusto. I suoi abitavano in un ala della cascina che non era stata ristrutturata.
    
    Ho sentito alcune volte i miei che dicevano che forse le piacevano le donne.
    
    Quella Domenica era arrivata con una gonnellina corta che mi arrapava all’inverosimile. Tante volte ho spruzzato, solo nel mio letto, sognandola mentre era chinata e io dietro che la riempivo con il mio seme.
    
    Dopo mangiato usciamo a fare una passeggiata per la città. Quando rientriamo Anna, mia cugina, rivolgendosi ai mie esclama ‘Mandate Sam’-così mi chiamavano tutti-‘per un po di tempo da noi, si divertirebbe con il ...
    ... lavoro di campagna! Tanto la scuola è finita’. Era l’inizio di Luglio. ‘Questo lo devi chiedere a lui’ ribatte mio padre.
    
    ‘Non so fare nulla dei lavori di campagna!’ esclamo ‘potrebbe essere interessante, se non disturbo’. ‘Allora domani prepara la valigia e in settimana vieni su da noi! Non ti portare giacche e cravatte!!!’.
    
    Il Lunedì chiamo mia cugina e gli chiedo se andava per che andassi su da loro il Mercoledì pomeriggio in treno, lei o gli zii avrebbero dovuto venirmi a prendere alla stazione che era a dieci chilometri dalla loro cascina. Combiniamo.
    
    Il mercoledì, eccitatissimo per l’esperienza da contadino che mi aspettava, prendo il treno. Alla stazione trovo mio zio che mi aspetta in macchina, i saluti, le solite frasi di rito e partiamo verso la loro cascina. Ero stato da loro diverse volte, avevo passato delle Domeniche, ma non mi ero mai fermato a dormire. Gli avevo detto che mi sarei fermato otto o dieci giorni.
    
    Arrivammo in cascina verso le sette, trovai la zia che mi aspettava sulla porta di casa. Mi invitò a entrare poi disse ‘vieni a salutare tua cugina, sta preparando da mangiare’. Entrai, mi fecero sedere al tavolo, scambiammo qualche battuta. Mia cugina aveva preparato una cena semplice ma eccezionale.
    
    Dopo cena Anna mi dice di seguirla,’dormi di la, in casa mia. Cosi di sera possiamo raccontarci qualche cosa tra giovani’, alla parola ‘giovani’ fece un sorriso, in effetti io avevo diciannove anni e lei trentadue.
    
    La seguii, bisognava ...
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