1. Il quarto giorno


    Data: 24/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Vampir 2, Fonte: EroticiRacconti

    Bogossian quando aprì gli occhi, non poteva vedere il suo cazzo perché era nascosto completamente nella mia bocca; non seppi resistere e mentre dormiva iniziai a leccarlo e succhiarlo. Come già detto in precedenza la cosa che mi eccitava di più era sentirlo crescere dentro la mia bocca.
    
    E nemmeno a lui doveva dispiacere perché non ci mise molto ad irrigidirsi.
    
    Bogossian appena svegliatosi però mi bloccò.
    
    BOG: “Giorgio ti prego fermati, devo andare al bagno a fare pipì”.
    
    Con un po’ di disappunto mi tolsi immediatamente per permettergli di alzarsi, quando improvvisamente uno strano pensiero mi balenò per la testa. Cazzo, mentre sentivo il rumore della sua pipì che colpiva l’acqua del water, mi venne voglia di bere un po’ di quel liquido giallo.
    
    Ma mai avrei avuto il coraggio di chiederglielo, piuttosto avrei messo la testa sotto terra.
    
    Più rimproveravo me stesso per quegli osceni pensieri e più desideravo provarne il gusto.
    
    Ma come fare?
    
    I miei pensieri vennero interrotti da Bogossian che dal bagno mi diceva che era tardi e che dovevamo andare, a quelle parole seguì il rumore dell’acqua scorrere nella doccia.
    
    Non ci pensai due volte ed entrai nella doccia insieme a lui. Mi era venuta un idea.
    
    IO: Ti dispiace se ti lavo la schiena?
    
    BOG: Per niente, però facciamo presto perché ci stanno aspettando?
    
    IO: Non ti preoccupare, non perderemo tempo.
    
    E mentre lo insaponavo, sulle spalle, lungo la schiena, in mezzo alle chiappe e lavavo ben bene le ...
    ... sue palle per arrivare ad insaponare il suo superbo cazzo, iniziai a fargli la pipì sulle gambe.
    
    Se ne accorse dopo un po’, dandomi del bastardo e cercando di colpirmi con un pugno(non in modo violento però).
    
    Scappai dal suo bagno e mi rifugiai nel mio sorridendo, mi feci la doccia e dopo un po’ ero pronto per uscire.
    
    Quando mi vide avevo ancora il sorrisetto beffardo stampato sulle labbra.
    
    BOG: Tela farò pagare, vedrai se te la farò pagare!!
    
    IO: Ma dai, per due gocce d’acqua, sei proprio esagerato, continuando a sorridere.
    
    BOG: Te ne accorgerai di quanto sarò esagerato quando ritorneremo a casa.
    
    Si vedeva che voleva vendicarsi, e che aveva in serbo qualche sorpresa, ma il tono in cui lo diceva, più che impaurirmi mi incuriosiva.
    
    Tra un appuntamento ed un altro quando rimanevamo soli e mi guardava, gli chiedevo?
    
    IO: Sei ancora arrabbiato?
    
    E lui: Anche di più!! Con uno sguardo finto arrabbiato.
    
    IO: Vabbè dai, mi farò perdonare.
    
    E lui: Ssssttt che mi ecciti!!
    
    Continuammo così fino al tardo pomeriggio, quando arrivati a casa potemmo finalmente rilassarci.
    
    Preparai il tea e glielo portai in veranda mentre lui stava facendo dei conti. Poi per timore che potesse dimenticarsi della “vendetta”:
    
    IO:” Ora con questo tea siamo pari: OK?”
    
    BOG: Aspettami di la, tra cinque minuti arrivo. Ed aspettami NUDO!
    
    Ah Ah, dopo 10 secondi ero già sul letto che lo aspettavo nudo ed eccitatissimo con il cazzo in mano ed il buco del culo che pulsava ...
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