1. L'inquilina


    Data: 23/09/2017, Categorie: Etero Autore: amolafi, Fonte: Annunci69

    Da pochi mesi ero congedato dal servizio di leva, avevo appena cambiato posto di lavoro e di conseguenza non avevo ferie, mia madre era al mare con mio fratello e famiglia ed io per tre settimane ero a casa da solo arrangiandomi con il mangiare e tutto il resto.
    
    Un sabato mattina mi ero svegliato con il cazzo duro come un sasso e una voglia che mi faceva impazzire, Non potevo andare da Lena (vedi racconto) perché c'era il marito ed avevo cominciato a farmi una sega quando suonò il campanello di casa. Era l'inquilina del piano di sotto, una vedova sulla sessantina un po' in carne alla quale piaceva parlare "grasso" e che tutti i sabato andava a ballare perché, diceva: "un bell'ometto per finire la serata si rimedia sempre.".
    
    In mutande e con il cazzo duro bene in vista aprii la porta e il suoi sguardo andò subito lì.
    
    "Mi ha chiamato tua madre e dice che continua a chiamare casa ma il telefono è sempre occupato."
    
    In effetti il telefono era appoggiato male. La ringraziai e visto che continuava a guardarmi il pacco che piano piano si stava smollando, le dissi se voleva fermarsi per un caffè, visto che me lo stavo già preparando. Accettò ed entrò, anche se ormai il cazzo si era ammosciato il suo sguardo non mollava l'osso. Misi la moka sul fornello e le dissi che nel frattempo avrei fatto una doccia veloce, andai in camera e tolsi le mutande e me lo menai un po' per farlo tornare duro, poi, con la massima naturalezza possibile, attraversai l'anticamera facendo in ...
    ... modo che si vedesse il cazzo bello in tiro. In trenta secondi mi insaponai e mi sciacquai e intanto pensavo come fare per continuare a provocarla. Mi infilai l'accappatoio lasciandolo un po' largo, andai in cucina e versai il caffè e glie lo portai sedendomi sulla poltrona davanti a lei, allargai le gambe in modo che l'accappatoio si aprisse mettendo in mostra la mercanzia mentre la signora sembrava sempre più agitata e continuava a lanciare occhiate al mio cazzo che, per l'eccitazione che avevo addosso, continuava a rimanere bello in tiro.
    
    Le chiesi se tutto andava bene e lei mi disse che avevo l'accappatoio aperto e si vedeva tutto.
    
    "Questa mattina mi sono svegliato così e non riesco a farmela passare."
    
    Mi disse che in quei casi ci voleva una bella ragazza, le risposi che forse sarebbe stato meglio una bella signora e la vidi arrossire. Mi alzai, mi sedetti accanto a lei sul divano e con un atteggiamento un po' da vittima le dissi che purtroppo non avevo una ragazza con la quale sfogarmi ed era forse per quello che mi capitavano quelle cose, poi, mettendole una mano sulla spalla la tirai a me.
    
    "Ma io sono vecchia, devi trovarti una ragazza della tua età."
    
    Lo disse con un tono come se mi stesse dicendo che lei era la persona giusta
    
    La baciai sulla bocca e lei ricambiò il bacio e mi abbracciò mentre io avevo cominciato a slacciarle la vestaglietta da casa e poi il reggiseno tirandole fuori le grosse tette, cercai ti levarle la vestaglietta prima di sfilarle le ...
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