1. Il controllo dei requisiti…


    Data: 23/07/2019, Categorie: Etero Interviste, Sensazioni Autore: BlueGangbang, Fonte: RaccontiMilu

    Sonya andò in America perchè era stanca del sesso che faceva in Italia. Non che i ragazzi che aveva avuto non fossero bravi, ma lei voleva qualcosa di più. Godeva ad essere sottomessa e umiliata, voleva che la riprendessero mentre si faceva umiliare, adorava sentirsi chiamata troia, essere legata e trattata come un oggetto.
    
    Ma non poteva farlo in Italia, aveva paura di essere riconosciuta, di rimetterci la faccia… perciò era andata in Sud America.
    
    Aveva trovato rapidamente un gruppo di uomini che facessero al caso suo, su un sito, e una volta lasciato il suo recapito.
    
    Una volta arrivata all’ Hotel Plassa non aveva neanche disfatto le valige, si era fatta una doccia depilandosi completamente, come era stata invitata a fare dall’uomo con cui aveva parlato al telefono. Lui sembrava essere un addetto all’organizazione, le aveva anche dato delle indicazioni su come vestirsi -nulla di stravagante, calze autoreggenti, tacchi alti una mini attillatissima che lasciava intravedere il suo bel culo rotondo, stretto in un minuscolo perizoma. Sopra una camicetta leggera, e dei copricapezzoli neri al posto del reggiseno.
    
    Un uomo, che diceva di chiamarsi ‘Patrick’ venne a prenderla in auto appena fuori dall’Hotel.
    
    -Miss Sonya?
    
    Chiese, spogliandola con gli occhi.
    
    -Sono io. Ho seguito tutte le indicazioni
    
    rispose, con lo sguardo basso per l’imbarazzo.
    
    -Sono Patrick, l’autista del club. Sono qui per portarla alla nostra sede… ma prima dovremmo fare un controllo. ...
    ... Devo assicurarmi che lei possegga tutti i requisiti richiesti.
    
    Sonya era stupita, non le avevano detto che ci sarebbe stato un controllo.. ma non poteva tirarsi indietro.
    
    -Na…naturalmente…
    
    -Bene. Ritorni nella sua camera, prego… Io e i miei colleghi arriveremo in un attimo.
    
    Colleghi??
    
    Sonya iniziava ad essere agitata, ma comunque tornò in camera e si sedette sul letto, badando di lasciare la porta aperta.
    
    Pochi minuti dopo entrà Patrick accompagnato da due uomini: erano entrambi alti quanto lui, ma l’uomo alla sua destra, un afroamericano, aveva le spalle larghe almeno il doppio.
    
    L’uomo alla sua sinistra, invece, era piuttosto esile, più anziano dei primi due -doveva avere almeno quarantacinque anni-. Poco curato, con i capelli lunghi e una barba incolta.. a Sonya non piaceva per nulla. In più aveva in mano una piccola telecamera.
    
    -Prego- disse Patrick, mentre l’afroamericano si sedeva sul letto
    
    -Si sieda e apra le gambe.
    
    Sonya si sedette, ma poi esitò. Era stato molto facile guardare video e fantasticare, ma ora che si trovava davanti quei tre uomini non riusciva ad eseguire gli ordini facilmente come immaginava.
    
    Prima che potesse riprendersi da quei pensieri si sentì afferrare per le braccia e trascinare al centro del letto: il nero la tirò addosso a sé e le aprì le gambe con forza.
    
    L’uomo più anziano accese la telecamera e iniziò a filmare, mentre Patrick si chinava e le scostava il tanga.
    
    Passò un dito, facendolo scorrere dal clitoride ...
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