1. IL SOSPETTO


    Data: 22/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... pensieri mi affollano la mente: quale significato attribuire a quegli indumenti intimi?
    
    Mia moglie, adesso, ha poco più di quarant’anni; è una bella donna, certo, ma non indossava certa biancheria nemmeno a venti … possibile che cominci adesso?
    
    Ho ben presenti i suoi cassetti, in casa.
    
    Una sfilza di mutandine bianche, poche nere, nessun perizoma.
    
    E le calze? Tutti collant o calzerotti per gli stivali … mia moglie è così, e ci tiene, soprattutto adesso, che i ragazzi sono grandi e sbirciano.
    
    Sono io che, nascosto in uno scatolo, tengo da parte il piccolo armamentario delle nostre, bonarie, trasgressioni. Qualche paio di calze, un perizoma rosso e anche una mutandina, con due spacchi, aperta sotto. Una guepiere bianca e un’altra nera, di pizzo; un fallo in lattice e altre cosette, collezionate in vecchi momenti di passione.
    
    Allora ho pensato: “E se volesse farmi una sorpresa?” dopotutto, ci piace ancora “giocare”, ogni tanto. “Di sicuro sarà così!”
    
    A cena abbiamo parlato poco. Dopo, a letto, non è successo niente, anche perchè lei, stanchissima è andata a dormire prima di me.
    
    Io ero davanti alla TV, i ragazzi erano usciti e sarebbero tornati più tardi.
    
    Quando lei andò in bagno, come d’abitudine, prima di coricarsi, feci un’azione da “commando”: corsi di sopra, attento a non farmi sentire.
    
    Fui fortunato e trova subito la sua borsa, lesto, la aprii per guardarci dentro: la busta non c’era più.
    
    Un tonfo in petto … guardai veloce per la ...
    ... camera: niente, nessuna traccia della busta bianca anonima e stropicciata.
    
    Corsi di sotto, col cuore che batteva all’impazzata.
    
    Quando lei uscì dal bagno, attesi una decina di minuti e poi, pregando tra me e me che i miei timori fossero del tutto irragionevoli, salii in camera a mia volta.
    
    Era già successo che Marina mi facesse una sorpresina piccante.
    
    La trovavo sotto le coperte, come il solito, ma quando allungavo la mano per accarezzarla, invece di indossare il pigiama, la vestiva in modo succinto ed eccitante. Spesso teneva i collant che aveva usato quel giorno: sapeva che a me piaceva strapparglieli, per incontrare, sotto le dita, la sua carne tenera, che trasbordava, lascivamente dalla seta.
    
    Ma niente di quanto speravo si è avverato … mia moglie aveva gli occhi chiusi e sembrava dormire.
    
    Mentre mi lavavo i denti, con voce impastata, mi disse, come se si fosse trattenuta fino all’ultimo:
    
    – Ah, mi ero scordata … domani vado in trasferta a Roma. –
    
    – Dormi fuori? – dissi con finta ingenuità.
    
    – Ma no, ci mancherebbe. – aveva un tono seccato, come sempre: andare fuori la metteva di malumore … ma quella volta? Era vero o fingeva?
    
    – Però non so a che ora torno, può darsi che faccio tardi, che seccatura. –
    
    Mi sono messo a letto senza commentare. Marina era in pigiama, voltata di spalle e già dormiva … o fingeva di dormire.
    
    Alle tre, insonne, mi sono alzato … e adesso eccomi qui.
    
    Non sono un investigatore privato, però non sono neppure uno ...
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