1. Stupro d'ufficio


    Data: 20/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: marynella, Fonte: EroticiRacconti

    Il mio lavoro è fatto anche di missioni all’estero e in Italia, per aprire nuove filiali e avviare progetti. Di solito vado in treno, ma viaggiando in due e a breve raggio, l’azienda noleggia una macchina con autista. Stavolta vado a Firenze per due giorni, con Andrea, il mio collega-amante, del quale ho già parlato in altri racconti.
    
    La mattina della partenza, arriva la Mercedes sotto il palazzo, io e Andrea scendiamo e l’autista ci fa accomodare caricando i bagagli nel baule. E’ un giovane autista, Guido, sui 35 anni, bel tipo, moro e ben piazzato. Me lo scoperei di corsa anche stamattina, ma il lavoro ci aspetta. In macchina io e Andrea tiriamo fuori i nostri notebook e lavoriamo, l’autista mi lancia continue occhiate dallo specchietto, intuisco che gli piaccio…ad ogni sosta in autogrill non manca mai di farmi qualche complimento e di starmi addosso! Odio gli appiccicosi, ma lui è veramente carino e simpatico, ed ha un pacco gonfio notevole. Andrea mi sfotte inevitabilmente, mi conosce, sa bene che mi sono già eccitata, e infatti ha ragione…! All’insaputa dell’autista, impegnato a bere il caffè, porto Andrea nelle docce dei camionisti dell’autogrill, ci chiudiamo dentro, mi siedo sul water, gli slaccio il pantalone e gli tiro fuori il grosso cazzo che si ritrova e lo spompino a dovere e con l’altra mano mi masturbo…vengo in 5 secondi, e lui mi sborra in bocca dopo qualche minuto. E’ buono, Andrea, saporito e caldo. Mi sciacquo la bocca, ci risistemiamo e usciamo, ...
    ... l’autista è alla macchina che fuma, ci guarda quasi incuriosito e accenna a un sorriso. In macchina mi rifaccio il trucco, e dallo specchietto della trousse noto che sulla giacca scura del tailleur ho un lungo filamento di sperma…Guido ha la vista lunga!
    
    Arriviamo a Firenze, prendiamo l’albergo, tre stanze singole, e poi andiamo alla riunione alla nostra filiale. Lavoriamo come pazzi sino alla sera, poi cena di lavoro con i colleghi. L’autista mangia a un tavolo a parte, ma non manchiamo di scambiarci sguardi furtivi e provocatori. Io e Andrea beviamo come spugne, per alleggerire la tensione e rilassarci ma noto che anche Guido si scola una bottiglia di Chianti da solo…torniamo in albergo tutti e tre ubriachi. Sono stanca morta, so che Andrea vorrebbe scopare ma lo respingo…si fa sotto anche il giovane autista Guido, in corridoio entrambi mi tampinano, sono come due lupi affamati sulla preda, mi stanno addosso, mi toccano sul seno, cercano entrambi di baciarmi, come se l’altro non esistesse…cerco di evitare i loro approcci pesanti, mi avvicino alla porta della mia stanza, l’apro col badge, loro due mi spingono dentro assalendomi…sono confusa, mi gira la testa ma gli urlo che non voglio nulla, che devono andarsene…Andrea e Guido si scambiano continue occhiate di perfida e sottile intesa, hanno un ghigno satanico entrambi…i loro aliti puzzano di vino, come magari il mio…mi abbracciano in una morsa micidiale, cerco di divincolarmi ma ovviamente due uomini nerboruti hanno la meglio ...
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