1. CALDO DENSO


    Data: 20/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: antonio74, Fonte: RaccontiMilu

    Dischiusi appena le labbra, quanto bastò per far uscire un rivolo dello sperma che conteneva.
    
    Mi era venuto in bocca.
    
    Mi gustai la piacevole sensazione che mi procurava lo scorrere lento di quel rivo sul mio collo, sul torace, sulla pancia. Assaporai con lentezza il seme che avevo in bocca e quindi inghiottii il resto.
    
    Stavo raccogliendo da terra la lingerie che lui mi aveva regalato: mutandine di pizzo nero, calze di seta anch’esse nere, ed una collana di perle bianche, quando udì la sua voce un po’ roca chiedermi:
    
    – sbaglio o ti è venuto duro?
    
    L’impeto dell’amplesso appena finito, tutta quella virilità sbattuta nella mia gola, tutta l’eccitazione che aveva saturato la stanza per quasi un’ora mi era rimasta dentro. Mi alzai con un sorrisetto malizioso, da liceale birichina, sulle labbra mostrando con fierezza la mia erezione.
    
    Mi fece indossare le calze nere e le eleganti scarpe con il tacco a spillo, la collana e le mutandine e poi si fece scopare alla pecorina, come piaceva a lui.
    
    Prima di conoscerlo non mi ero mai vestito da donna. Non avevo mai avuto rapporti omosessuali e non aveva mai nemmeno pensato di averli.
    
    Prima di conosce lui, l’unico cazzo che avessi mai tenuto tra le mani era il mio e lo avevo sempre menato pensando a qualche bella donna.
    
    Eravamo entrambe sposati. Era l’unico uomo con il quale fossi mai stato, ed io ero l’unico per lui.
    
    All’inizio era sesso, tra amici. Poi, col tempo, nacque una certa complicità ed intesa.
    
    Dei ...
    ... due io ero quello con l’attitudine maggiormente passiva e lui assecondava volentieri questo mio desiderio.
    
    Una volta mi disse anche che ero meglio di sua moglie. Sentirmi dire quelle parole mi provocò una strana, direi piacevole, sensazione simile all’orgoglio, anzi alla soddisfazione per il buon lavoro fatto.
    
    L’idea di essere scopato da un bel ragazzo, truccato e vestito da donna gli mandava letteralmente in pappa il cervello. Mi piaceva la consapevolezza di tenerlo in pugno, di avere un’ascendente forte su di lui, di incarnare le sue fantasie sessuali più perverse ed inconfessabili. Ero il suo segreto ed in segreto ci amavamo.
    
    Amavo il suo cazzo, lo trovavo bello e mi piaceva maneggiarlo e vedermelo gonfiare tra le mani. Era una sensazione inebriante. Amavo la sua espressione quando lo facevo godere ed adoravo il sapore del suo sperma in bocca.
    
    Ho conosciuto Marco in palestra.
    
    Come due buoni amici, entrambe curiosi, ci siamo toccati per la prima volta proprio in palestra, sotto la doccia.
    
    Amavo masturbarlo standogli alle spalle, leccando e mordendo il suo orecchio, premendo il mio cazzo duro sulla sua schiena.
    
    Per fare bene i pompini è necessario saper assaporare il cazzo. è un fatto di gusto.
    
    Certo la prima cosa che si fa, la più istintiva, è toccarlo, prenderlo in mano. Ma se la prospettiva tattile non è volta al gusto, a metterlo in bocca, ad assaporarlo, a provarne la consistenza con la lingua, se non sei disposto ad esplorarlo con le papille ...
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