1. Nel nome del piacere (capitolo 2)


    Data: 22/11/2017, Categorie: Etero Autore: Candido1967, Fonte: Annunci69

    Dopo quel primo incontro continuò con Alessandro un fitto scambio di scritti. E-mail quotidiane e messaggi sulla chat del Social sul quale ci eravamo conosciuti; ogni tanto, qualche telefonata per sentire le nostre voci. Alessandro mi diceva di avere impegni famigliari e quindi di potersi liberare di rado. Inoltre i circa settanta chilometri di distanza che ci separavano non favorivano il poterci incontrare frequentemente. Ma con il tempo incontrare Alessandro diventò una piacevole abitudine a cadenza bisettimanale. In quei mesi, contemporaneamente, frequentavo altri due uomini: Gabriele un quarantenne dolce ed educato ma che quando arrivava il momento di scopare amava il turpiloquio (cosa che, peraltro, a me eccitava molto): “fatti scopare cagna” o “troia ti piace farti sfondare la fica dal mio cazzo” erano la norma durante i nostri incontri ma, a parte questo particolare e la passione che ci metteva nel farmi godere, preferivo di gran lunga il cazzo di Alessandro. Vi era poi un professore universitario con venticinque anni in più dei miei. Lo avevo conosciuto a lezione quando frequentavano la facoltà di Farmacia a Bologna e si era diventati amanti. Ora, dopo diversi anni, si era nuovamente fatto vivo con richieste perverse e bizzarre che fui felicissima di potergli esaudire: amava farsi pisciare sulla sua testa calva per poi leccare avidamente tutto il liquido che colava sul suo viso; mi chiedeva di sculacciarlo con la mia spazzola per capelli od ancora di sedergli con le ...
    ... mie chiappe sul suo viso o di calpestarlo per poi finire ad infilargli i piedi in bocca che succhiava avidamente. Mi divertivo ma erano solo due o tre ore di delizia perversamente erotica; niente a che vedere con il rapporto che avevo instaurato con Alessandro. L’incontro con Alessandro era per me ogni volta un momento gradito con il sapore di un vero e proprio appuntamento che mi faceva piacere aspettare e per il quale mi preparavo meticolosamente pensando a cosa indossare, come truccarmi od acconciarmi i capelli per lui. Mi chiedo perché, a differenza degli altri due amanti di quel periodo con i quali mi ci divertivo a fare sesso e basta, lo aspettavo con tanto desiderio quel pomeriggio ogni due settimane con Alessandro.
    
    Che tipo di aspettativa mi ero creata? Perché ci mettevo tanta cura nel preparami ad ogni appuntamento con lui? Beh, sinceramente non ci vedevo altra aspettativa se non quella di stare piacevolmente in sua compagnia; non solo sesso ma la voglia di abbracciarlo e rincuorarlo ogni volta che i suoi rimorsi di coscienza od i suoi sensi di colpa si manifestavano dopo un orgasmo, la necessità di confrontarmi e di parlare con lui; la voglia di ballare nuda solo per lui o di sorprenderlo con ciò che ogni volta gli presentavo per ristorarlo dalle fatiche di una scopata (cioccolato fondente e rhum, succo di mirtillo e torta margherita, ed ogni altra combinazione inusuale potesse venirmi in mente per sorprenderlo). Con la totale consapevolezza che niente di più era ...
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