1. Mohammed (prima parte)


    Data: 18/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: chupar, Fonte: Annunci69

    Mohammed si era sbottonato la patta e aveva preteso che glielo toccassi subito. Gliel’avevo sfiorato, inizialmente, solo con le nocche ma poi lo toccai tutto, stringendolo sopra le mutande.
    
    Lui si mise a palparmi le tette e, senza chiedere, cominciò a succhiarmi i capezzoli. Mi prese il viso e si mise a limonare. Mi strizzava i pettorali, mi riempì il collo di saliva, mentre io entravo nelle sue mutande, con molta calma. Sentii la pungente ricrescita dei suoi peli ricci sul torace e poi il calore di quell’attrezzo eretto. L’elastico mi teneva la mano ancorata al quel cazzo nodoso e già umidiccio, che menai su e giù, senza smettere. Aumentai la velocità, ma il magrebino voleva che la cosa finisse lì. Tentò la via del pompino, ma io dissi di no. In fondo era uno spacciatore conosciuto pochi minuti prima e non mi fidavo di farlo, anche se eravamo in auto, ma a ridosso di un parco pubblico con mille palazzi che vi si affacciavano.
    
    - “Non l’ho mai fatto”- gli dissi, mentendo, visto che all’epoca ne avevo già combinate di tutti i colori.
    
    La sua asta ebbe un fremito. Perché, se i passivi vogliono farsi gli etero, è anche vero che gli attivi vogliono farsi uno vergine.
    
    Mi baciò, mentre lo masturbavo. Dopo un po’, Mohammed, tirandosi fuori dalle mutande il cazzone nodoso, partì con un secondo tentativo. Mi sussurrò che, in un certo senso, la stimolazione orale tra uomini era ammissibile nella sua religione e che, quindi, non mi avrebbe chiesto di più.
    
    Quindi, mi ...
    ... prese la testa e la spinse in basso, mentre producevo tanta di quella saliva che quel cazzo, lungo e nodoso, affondò in gola, come se fossi stato una fica eccitata. Mi godetti quel sapore asprigno e poi, lentamente, l’assaporai, lo succhiai sempre di più, sempre meglio, dimenticando ciò che gli avevo detto. Chiudendo gli occhi, Mohammed inarcò leggermente le reni, spingendo il pene verso di me. Lasciai che entrasse nella mia bocca per metà e poi, stringendo dolcemente le labbra, iniziai a muovere la lingua lungo l’asta. Mohammed, progressivamente, iniziò a spingere, bloccandomi la testa. Me lo infilò mentre godeva e mi insultava. La mia testa presa dalle sue mani grosse faceva avanti e indietro ormai da un po’. Era duro a venire.
    
    Passò qualcuno lì vicino. Due, tre, forse quattro auto che rallentarono. Con la coda dell'occhio ogni tanto davo uno sguardo per vedere cosa stesse succedendo mentre procedevo con il mio pompino.
    
    Fregandosene, si sistemò sulla spalliera del sedile ribassato e si divaricò le natiche pelose con le mani. Continuai ad accarezzargli il pene, mentre curavo con pennellate insalivate l’interno coscia.
    
    Il marocchino continuò a deglutire mentre cominciavo a leccargli accuratamente quell’ano pelosissimo, penetrandolo con la lingua, sempre con maggiore disinibizione. Mohammed mi premette più volte la sua testa anche lì, lasciandomi percorrere la zona anche olfattivamente.
    
    Provai a baciarlo, ma quello si scansò. Mi spinse in basso, affermando che il ...
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