1. L'amica di un amico


    Data: 16/07/2019, Categorie: Lesbo Autore: Bollicina87, Fonte: Annunci69

    ... cazzo da leccare e che mi si strusciasse sul viso.
    
    Io grondavo e lei leccava, ma leccava come si lecca un gelato, si assapora e si ingoia, la troia stava praticamente bevendo dalla mia passera… ma ormai non era più solo quella, anche il mio sederino si faceva sentire, si contraeva in alternanza con la figa, era tutto un mare, tanto che senza indugio infilò la sua mano metà nell'uno e metà nell'altro, continuando a spingere e a succhiare sul clitoride.
    
    Con la testa completamente vuota da ogni pensiero, e d'altronde a cosa avrei dovuto pensare???
    
    Sentivo la goduria in ogni punto del corpo, che si liberava a poco a poco in gemiti sommessi e tremolii lungo le gambe.
    
    Non so quantificare dopo quanto staccò la sua faccia, si eresse tra le mie gambe, si allungo spingendo il suo seno contro il mio, sentì la sua figa strusciarsi con forza contro la mia, e mi baciò. Conoscevo bene quel sapore, era tutta fatta di me, le piaceva, e voleva sentirlo e risentirlo ancora sulla mia lingua.
    
    Continuammo a sfregarci l’una contro l’altra, i nostri capezzoli duri si avvertivano maggiormente sulla pelle sudata e lucida, i nostri occhi sbavati dal trucco non smettevano di fissarsi mentre mani contro mani, a cosce incrociate ci masturbavamo reciprocamente.
    
    Non era più dolce, ma forte, intenso, animalesco a colpi duri, e l’unico modo per trattenere le urla era fare bocca contro bocca.
    
    Sembrava un treno per quanto andasse forte, non avrei mai pensato che anche un donna potesse ...
    ... sfondarmi in quel modo… con gli uomini mi era capitato tante volte, ma con le donne era sempre stato tutto molto più delicato, mai così deciso.
    
    Ma lei lo aveva capito… aveva capito che ci piaceva allo stesso modo, alle cavalle da monta piace sempre forte!
    
    E non si fermò, altroché… mi stringeva e mi sbatteva, mi leccava sul collo, e di nuovo mi portò all'orgasmo, ma stavolta mi fece totalmente esplodere tra le urla e i tremori.
    
    Lei quasi più soddisfatta di me, mi si sdraiò accanto, e continuava ad accarezzarmi tra la schiena e il seno, ci allontanammo, per recuperare il respiro, ma non spezzammo il contatto mai del tutto, il flusso del nostro calore non si arrestò.
    
    Ripresa la lucidità, mi girai verso il comodino… un attimo di riflessione, avevo trovato il modo di come volevo farla venire.
    
    La feci girare di spalle, lei ormai completamente rilassata non si accorse che mi ero armata del mio intimo giochino falloso, con la mano contro la figa la feci piegare a pecorina, mi abbassai e la leccai tutta, fino ad infilare completamente la lingua nel suo secondario buchino… anche se altrettanto soddisfacente e spazioso quanto l’ingresso principale!
    
    Non poteva fare a meno di spingere il suo culo contro la mia faccia, intanto si masturbava e si capiva che la sua voglia di cazzo era tanta, ed eccomi pronta con il “cosetto”: lo sente, rallenta per due secondi, felice riprende e spinge… eh si, era quello che voleva, mammamia e come lo voleva, io inizialmente lenta e delicata, ma ...