1. Quella zona proibita


    Data: 16/07/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sguardo, avida, ladra, ossessiva, da sola. C’&egrave una musica da sogno e la mente va, sogni, immagini, voglie, desideri, sensazioni e brividi ovunque.
    
    Io sono fuori e questo &egrave ciò che conta, un passo verso la zona due, perché la cosiddetta zona due &egrave la fascia proibita dove la parola d’ordine &egrave desiderami, amami. Amami a tutti i costi, azzarda, allunga la mano e toccami, la zona due &egrave la parte affumicata, scura e tenebrosa delle anime sprovviste della notte d’inizio autunno, perché qua si mescolano le voci miste a sospiri per piaceri proibiti e d’ogni tipo, in verità piaceri clandestini, taglienti, fluttuanti, perversi, a volte cattivi. Lingue incatenate le une con le altre, mani e bocche che cercano piaceri. Occhi neri e nascosti da maschere. Sono fuori, sono al sicuro dall’infelicità.
    
    Ormai non &egrave più affar mio, mentre qualcuno mi prende la mano tirandomi verso sé, m’allontana dal buio di situazioni che non ricordavo, che non credevo, in quanto pensavo che potessero ancora appartenermi. Chi sei? Dimmi chi sei e che cosa fai qui. Io volto, appena un attimo e la luce illumina un volto che mi lascia senza fiato, mi stringe la mano spingendomi fuori dalla zona malfamata del quartiere, dalla droga e dei sensi a buon mercato. Lei così elegante, bellissima, scintillante e rispettosa, caduta tra gli animali feroci nell’arena d’altri tempi che ora come me non ci apparteneva più. Non c’&egrave che dire, bella da far spavento, ammaliante da non ...
    ... credere ai propri occhi, bella che al suo riguardo, non potevano esistere eguali. Una musica all’improvviso nei suoi occhi, uno sguardo difficile e complesso da dimenticare, in realtà dolce, inatteso, timido, incredibilmente bambino. Io abbasso lo sguardo, perché non riesco a sostenere tanta dolcezza, credo di non aver mai provato nulla di simile in vita mia.
    
    In quella circostanza io mi emoziono a tal punto che balbetto il mio nome, una carezza scappa dalla sua mano, unicamente una carezza che per me era come un dono d’amore eterno. Dalla sua mano intravedo un grande anello nero, poi un vortice di parole e d’incanto, un oceano di sguardi e di sorrisi, un turbamento insolito, diverso dagli altri. Difficile da credere, chissà, magari d’accettare. Lei era così seducente, ma seria, decisamente riservata, fermamente sicura di sé, sebbene affettuosa e assolutamente incantevole, con gli occhi blu, la pelle color dell’ambra, i capelli lucidi e morbidi. Uno sguardo deciso, intenso, profondo il suo. Anima profonda di chi dalla vita sa e ha coscienza di ciò che vuole, perché dalla vita ha ricevuto tanto amaro, parecchia contrarietà e altrettanta tristezza. Lei, come me. La musica ci accompagna, inizialmente dura, in seguito d’un fascino da sogno, frattanto beviamo, io sorseggio l’assenzio, lei solamente acqua mista a una voglia di fare l’amore spaventosa e inaspettata.
    
    La notte scorre, la notte adesso &egrave mia amica, perché mi guarda dicendomi di sì, complice e distratta dalla sua ...