1. Quello scoglio da cui ci si può tuffare


    Data: 15/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    ... sorpresa più bella. La sua mano, che fino a qualche minuto prima stringeva il mio uccello gonfio di piacere, tirò il mio costume per portarmi sugli scogli. D’improvviso capii cosa stesse cercando all’andata…
    
    Ci arrampicammo su un paio di scogli più alti del marciapiede, per poi scendere pochi metri dopo, verso il mare. Avevamo trovato una sorta di piccola caverna senza il soffitto. Tre muri naturali coprivano la visuale dalla passeggiata, lasciando davanti a noi lo spettacolo dell'Adriatico. Mentre il mio sguardo si perdeva dentro quella meravigliosa macchia blu, sentii il costume scendere fino alle caviglie. Non feci in tempo ad abbassare lo sguardo, che la mia ragazza mi stava già succhiando avidamente il cazzo. La sua lingua, sapientemente attrezzata di piercing (come la mia), roteava forsennatamente intorno alla cappella, impegnata a pulsare di piacere. Sentivo il cazzo che continuava a gonfiarsi nella sua bocca sempre più stretta. La saliva scendeva dolcemente sulle palle, così come dolcemente scendeva la lingua fino al perineo. Ero in estasi, tanto che stavo per dimenticare la sua dose di godimento.
    
    Allora presi i suoi morbidi capelli con la mano destra, e la tirai violentemente fino all’altezza del mio viso. Le infilai la lingua in bocca e la sbattei contro gli scogli che ci circondavano. Iniziai a violentarle i capezzoli, proprio come piace a lei. Le schiacciai i seni l’uno contro l’altro, fino a far toccare i capezzoli tra di loro. Poi li presi entrambi in ...
    ... bocca, facendo roteare il mio piercing intorno a loro. I gemiti di piacere aumentarono sempre più, la sua mano spinse la mia testa fino al suo clitoride. E lì, la mia lingua continuò il lavoro intrapreso con i capezzoli. Godevo come un porco; il clitoride davanti ai miei occhi, le sue tette, bellissime, viste da sotto, i suoi lamenti di piacere, il rumore del mare e la brezza lungo la schiena. Magico.
    
    Quando sentii che le mie dita, da un po’ entrate nella sua fichetta bagnata, iniziavano a sbrodolare, decisi che era il momento di prenderla. Mi alzai, guardandola nei suoi meravigliosi occhi verdi la girai verso gli scogli, le diedi uno schiaffo sul culo e le infilai il mio uccello in quella fichetta sbrodolante. Inizia a pomparla come uno stantuffo, caricato da una situazione fantastica. Il pericolo che chiunque potesse vederci aumentava il piacere. Ma in quel momento non esisteva niente se non il piacere della mia lei. Continuai a schiaffeggiarla sul culo, il pareo veniva continuamente gonfiato dal vento. Con le mani le stringevo continuamente le tette, schiacciavo i capezzoli come se dovesse uscirne qualcosa. Poi le tirai i capelli all’indietro e le infilai nuovamente la lingua in bocca. Stavamo godendo tantissimo.
    
    Tanto che lei improvvisamente mi disse di metterglielo nel culo. Non lo avevamo mai fatto, ma questo non fu certo un freno. A dire il vero ci pensai solo dopo averla inculata che era la prima volta. Lo tirai fuori dalla fica completamente bagnato, entrò nel culo ...