1. Patrizia che Femmina!


    Data: 14/07/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: Andrea_Sperelli, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma invece mi risponde, “Hai Ragione, questi vestiti li porto sempre senza intimo, ora lo provo senza biancheria”.
    
    Avevo il cuore che batteva all’impazzata e il cazzo che stava lottando per uscire dai pantaloni, lei rientra, si toglie il vestito e poi piano comincia a slacciarsi il reggiseno.
    
    Era chiaro che quello spettacolo fosse per me ed io non resistetti più e misi una mano sul cazzo duro nei miei pantaloni.
    
    Aveva proprio un gran bel paio di tette, non enormi ma belle sode, comincia ad accarezzarsele e a toccarsi i capezzoli già turgidi, inutile dire che stavo quasi collassando.
    
    Poi con le mani scende sulle mutandine e piano se le sfila donandomi lo spettacolo del suo splendido culo e di una figa ben curata con un ciuffetto sul monte di Venere . Di nuovo si stuzzica il clitoride e poi si mette il dito medio nella fica. Stavo per esplodere, se non fosse stato un luogo pubblico, sarei entrato nel camerino e me la sarei scopata lì in piedi.
    
    Finalmente si rimette il vestito, le stava da dio, i capezzoli larghi si vedevano in trasparenza e quasi sembravano voler bucare l’abito, il culo era stupendamente avvolto anch’esso praticamente in trasparenza. Se fosse uscita così dal camerino a qualcuno sarebbe preso un infarto, io ci ero molto vicino. Si ammira per un po’ davanti e dietro e poi mi chiama, stavolta senza scostare la tendina, io entro e lei: “Sta meglio ora?” ed io con voce strozzata “Direi che sei uno schianto”.
    
    Io mi avvicino fino a farle sentire sul ...
    ... culo il mio cazzo che stava per esplodere ed lei mi prende la mano destra e se la porta in mezzo alle cosce. Io la accarezzo prima piano e poi di colpo la penetro con il dito medio, era fradicia!.
    
    Con la sinistra le alzo il vestito fino a scoprirle il culo per falrle sentire meglio il mio cazzo duro e con la destra comincio a masturbarla, prima con uno, poi con due e infne con tre dita nella figa. Lei &egrave ormai alla mia merce, con il culo appoggiato al mio cazzo durissimo ed io con la mano sinistra le palpo le tette e le stuzzico i capezzoli da sopra il vestito sottile in una sorta di abbraccio che diventa sempre più stretto.
    
    Stavo quasi per togliermi i pantaloni e scoparmela, quando un rumore ci riporta alla realtà. Mi stacco riluttante da lei e le sussurro, “Meglio andare in un posto più discreto”, lei annuisce quasi in trance, così esco dal camerino.
    
    Dopo pochi attimi esce con il vestito che aveva prima, sono eccitatissimo.
    
    Usciamo dal negozio e lei mi dice “Andiamo alla mia macchina”, io la seguo come un automa.
    
    La sua auto era in una zona quasi deserta del parcheggio, ci avviciniamo e ci mettiamo in modo che l’auto possa farci da scudo rispetto al resto del parcheggio. A quel punto non resisto più e la bacio con passione. Le nostre lingue si avvinghiano, mentre con le mani esploro il suo corpo.
    
    Le mie mani salgono fino ai suoi seni, li accarezzo, stuzzico i capezzoli, già durissimi, con i polpastrelli. Poi comincio a scendere sul collo, saggio le sue ...
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