1. Io e Tobia - La prima volta


    Data: 12/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Masturbazione Prime Esperienze Autore: jimmi7355, Fonte: xHamster

    In quell'estate feci la mia prima vacanza senza genitori. Avevo 16 anni e fui mandato a studiare inglese nel Kent, vicino a Londra. Eravamo un bel gruppo di giovani ragazzi e ragazze, per la maggior parte alla prima esperienza di studio all’estero.
    
    Alloggiavamo in un college che, suppongo, fosse chiuso per il periodo estivo. I maschi e le femmine dormivano in palazzine separate, tutti in camerette da quattro persone.
    
    Fu proprio una sera di quell’estate che ebbi la mia prima esperienza erotica. Benché non avessi ancora un chiaro appetito sessuale, mi sorpresi ad eccitarmi con un altro ragazzo.
    
    Nel mio letto, ormai da giorni lontano da casa, faticavo a prendere sonno per via di una ragazzina che mi piaceva parecchio. Ad un tratto sento un frusciare di lenzuola nel letto vicino al mio. Non era il rumore di una persona che si gira e rigira nel letto, ma assomigliava più ad una mano che struscia il lenzuolo. Poi il respiro ansimante di un ragazzo. Qualcuno si stava masturbando. Fui esterrefatto da come il mio pisello divenne improvvisamente turgido. Il respiro del ragazzo ed il movimento ritmico sulle lenzuola mi eccitavano. Mi infilai una mano nelle mutande e involontariamente gemetti di piacere appena sfiorai il membro. Lo sentii caldo. Il respiro del ragazzo si interruppe. Immaginai che fosse preoccupato che qualcuno lo sentisse. Fu più l’eccitazione che la ragione a farmi parlare: “Tobia sei sveglio?”. Dopo un attimo di silenzio, la risposta affermativa. Aggiunsi a ...
    ... bassa voce: “Ho un porno nel comodino, andiamo al cesso a guardarlo.”. Sapevo che era eccitato e la mia proposta sicuramente lo ingolosiva. Infatti la proposta non tardò ad essere accolta.
    
    Ci ritrovammo nel cesso. L’ora tarda ci assicurava una discreta privacy. Tobia era un ragazzo in carne, ma non grasso. Aveva un viso imberbe, occhi chiari e capelli biondi corti. In mutande, la sagoma inconfondibile di un grosso pene era chiaramente delineata. Entrammo in una doccia, dove una sorta di antibagno ci permetteva di sederci vicini su una panca. Iniziammo a sfogliare il porno con commenti adolescenziali.
    
    Non avevo mai visto il pene di un altro ragazzo e ora la voglia stava facendosi largo dentro di me. Ragionai che dovevo condurre il gioco e fare la prima mossa. Mi alzai e mi sfilai le mutande, mostrando a Tobia il mio pisello duro e, ormai, con la punta leggermente umida. “Ho voglia di farmi una sega. Facciamola insieme”.
    
    Lui mi guarda un attimo perplesso, ma conclude che non deve esserci nulla di strano nella mia affermazione perchè anche lui libera un bellissimo pisello. Non era eccessivamente né lungo, né grosso. Era un pene che puoi impugnare con soddisfazione.
    
    Seduti uno di fianco all’altro incominciammo il movimento ritmico sull’immagine di una donna nuda con un pelo folto sulla fica. Non era facile tenere il porno e masturbarsi. Questo mi suggerì un idea. “Tobia, fammi toccare il tuo uccello. Tu tieni il porno”
    
    Era così eccitato che non disse nulla e ubbidì. ...
«12»