1. Maree di ricordi


    Data: 12/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Padrone_Dionisio, Fonte: RaccontiMilu

    Ma la dei pensieri mi porta a navigare nei mari dei ricordi.
    
    Mari dove le onde sono sostituite dalle colline del Chianti fiorentino, il blu dell’acqua dal verde dei boschi e dalle vigne. Terre di arte e cultura rinascimentale dove, in un apparente isolamento, sembrano nati dalla terra dei vecchi casolari. Ed &egrave proprio in uno di questi casolari che questa volta ci troviamo io e te.
    
    Il tuo Master ti ha concesso di passare qualche giorno con me ed &egrave così che arriviamo ad una delle nostre mattine insieme.
    
    Esco sul terrazzo e ti trovo già alzata. Sei seduta su una poltrona a guardare il panorama mentre sorseggi una bibita. Da dietro vedo la tua splendida figura coperta da un accappatoio con i capelli ancora bagnati che ti cadono lisci sulla schiena. Mi avvicino e ti bacio sul collo. Ti giri e mi offri la tua bocca, le tue tenere labbra. Le nostre lingue si incontrano e come in una danza appassionata si fondono in un lungo bacio passionale. Poi mi stacco da te e guardandoti scopro particolari che non avevo notato prima. L’accappatoio che indossi arriva a metà coscie. Hai delle gambe vellutate, bellissime, e sei scarsa. Le maniche sono lunghe e ti lasciano scoperte solo le tue mani affusolate. Le unghie curate e lunghe, non esageratamente, smaltate di rosso. Ma davanti la situazione cambia. L’accappatoio ti lascia scoperto quasi del tutto i tuoi gonfi seni. Le tue splendide mammelle hanno ancora qualche segno di arrossamento, ancora più esaltato per contrasto ...
    ... con la tua pelle bianca e delicata. Segni causati dallo stupro della moltitudine di uomini a cui ti ho fatto usare questa notte, ma soprattutto per le innumerevoli cinghiate che hanno subito.
    
    Ti accarezzo le labbra con un dito e tu come per istinto socchiudi la bocca facendolo scivolare sulla lingua. Le mie mani scivolano sul tuo decolté e tu mi lasci esplorare il tuo corpo con dolci carezze. Passo sul tuo ventre esplorando la tua pancia e giocando con il tuo ombelico. Tu sorridi ed io proseguo trovandomi tra le mani i tuoi seni, belli, gonfi, caldi. Ti prendo tra le dita i capezzoli. Capezzoli rossi e ritti. Li massaggio. Li strizzo. Li tiro. Sei bellissima con i seni gonfi semi nascosti e deformati per quanto ti tiro i capezzoli. Tu fai un gemito. Forse piacere, forse dolore. Allora ti prendo le mammelle a piene mani. La tua terza permette ad ogni tuo seno di riempirmi completamente la mano. Inizio a massaggiarti le mammelle poi mungerti. Tu te ne stai lì gemendo e mi guardi con occhi bellissimi e lussuriosi. Mi lascio trasportare dal momento e con molta forza ti stringo le mammelle gonfie strizzandoti oscenamente gli splendidi capezzoli. A quel punto i tuoi gemiti diventano chiaramente di dolore. Non mi fermi, ma guardandomi dici: ‘Ho molto dolore ai seni. Stanotte mi hanno usata davvero come un animale, ma se ti fa piacere usa pure i miei poveri seni come vuoi.’. Sai come eccitarmi. Sai cosa voglio sentirti dire.
    
    Smetto di torturarti le povere mammelle, ti bacio gli ...
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