1. Storia di tanti anni fa


    Data: 22/11/2017, Categorie: Etero Autore: amolafi, Fonte: Annunci69

    Io e il mio collega, Mario, avevamo passato tutto il venerdì pomeriggio negli uffici di un cliente dello studio a Cremona. Avevamo fatto tardi e tornando a casa avevamo visto una Festa dell'Unità vicino alla paullese. Decidemmo di fermarci per un panino e una birra.
    
    Ci avvicinammo alla pista da ballo per curiosare e la nostra attenzione fu attratta da due ragazze che stavano a bordo pista a pochi metri da noi. La prima era un pezzo di gnocca incredibile, il vestito corto e attillato evidenziava lo stacco di coscia, il culo e le tette, anche il viso non era male. Una vera pin up. La sua amica, un caschetto di capelli biondi e un viso bellissimo con due occhi chiari e un corpo...... un corpo paciarotto, diciamo pure grassa.
    
    Mentre le guardavamo commentando pregi e difetti delle due, ci accorgemmo che anche loro non ci toglievano gli occhi di dosso, forse perché eravamo due facce nuove oppure perché in quella massa di campagnoli eravamo gli unici con abito scuro, camicia e cravatta.
    
    Ci avvicinammo per invitarle a ballare e Mario si prese la figona mentre io mi trovai tra le braccia la paciarotta. Da vicino il suo viso era ancora più bello.
    
    Ballammo insieme tutta la sera e ritornammo anche la sera seguente (sabato). Verso fine serata, mentre ballavo con Monica (la paciarotta) le dissi che avrei voluto passare il pomeriggio con lei ed accettò.
    
    Passai a prenderla dopo pranzo e, visto che mi aveva detto che ci era stata solo tre o quattro volte e le sarebbe piaciuto ...
    ... visitarla meglio, andammo a Milano.
    
    Parcheggiai dalle parti di Piazza S. Babila e ci incamminammo per Corso Vittorio Emanuele, Piazza duomo, La Galleria per poi continuare in via Manzoni e Montenapoleone per tornare al punto di partenza. Mentre camminavamo le avevo preso il braccio e la tenevo vicina nei punti di maggior ressa e, sfoggiando la mia conoscenza, le facevo da Cicerone. Tutto nella massima cortesia e attenzione ma senza mai cercare approcci più espliciti.
    
    Quando ci sedemmo al tavolino di un bar, forse per il mio comportamento attendista, mi chiese perché avessi voluto passare il pomeriggio con lei. Partii con la sviolinata
    
    "Il tuo viso e i tuoi occhi mi hanno incantato dal primo momento che ti ho guardata, è vero che fisicamente sei un po' pienotta ma quello è un dettaglio insignificante. Ti ho chiesto di uscire per conoscerti meglio e dopo un pomeriggio passato insieme vorrei che continuassimo a frequentarci. Sono solo due giorni che ci conosciamo ma mi sveglio al mattino aspettando l'ora di incontrarti."
    
    Mi aspettavo una risposta ma rimase in silenzio. Mentre stavamo andando verso la macchina mi venne davanti bloccandomi e, guardandomi negli occhi mi disse:
    
    "Vorrebbe dire che mi hai chiesto di diventare la tua ragazza?"
    
    "Più o meno si."
    
    Mi abbracciò e mi baciò sulla bocca e tornammo alla macchina abbracciati.
    
    Dopo avere avvisato a casa la portai a cena in una trattoria sulla vecchia paullese, di fronte al Motel di Mezzate, avevo scelto il ...
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