Godimenti di giovinezza Cap.2 - Racconti Erotici

Godimenti di giovinezza Cap.2

Quel giorno pensai di fare vacanza e rimandai gli appuntamenti di lavoro già presi, pensando che avrei nagari potuto fermarmi a Genova un giorno in più.

Avevo una specie di cerchio alla testa, non potevo pensare ad altro che ad Amanda….in vita mia non mi ero mai preso una simile cotta. Dovevo….dovevo assolutamente riuscire a parlarci….entrare in contatto col suo corpo, in qualche modo dovevo farlo.

Diedi la mancia al portiere per sapere qualcosa della famiglia. Riuscii a farmi dire che abitavano a Milano e si sarebbero fermati in hotel per 4 giorni ancora, il marito era ingegnere e stava lavorando alla manutenzione dell’autostrada. Seppi anche che la madre era andata in centro con la figlia piccola. Ciò significava che Amanda era rimasta sola da qualche parte. Chiesi al portiere se l’aveva vista in giro, mi disse che per trovarla bastava andare al ristorante dell’hotel dove lei sarebbe andata sicuramente all’ora di pranzo.

Dal tavolo dove ero seduto sin da mezzogiorno, la vidi entrare….era ancora in blusa e calzoncini e la forma del suo corpo era così attraente e sexy che volli osservare se gli uomini la guardavano. In effetti capii che non passava inosservata….anche se giovanissima la ragazza trasmetteva forti impulsi erotici ed alcuni ospiti del ristorante, sia giovani che maturi, la guardavano camminare con occhiate solo apparentemente indifferenti…..capivo bene che dietro l’indifferenza simulata si nascondevano pensieri lussuriosi e peccaminosi… si, Amanda ...

... faceva pensare al peccato…..al peccato di desiderare una femmina proibita.

--------- Amanda, ciao….sei venuta a pranzo? --------

--------- oh, salve signor…..signor?...----------

--------- mi chiamo Achille, sei sola? ----------

---------- si oggi sono in hotel da sola, gli altri sono tutti in città ma non mi andava di camminare, sono rimasta in camera a mandare messaggi alle amiche ----------

----------- bene, perché non ti siedi al mio tavolo, sono appena arrivato e possiamo pranzare insieme ---------

------------ mah…beh, va bene……se vuole…..-----------

---------- non vorrai darmi del lei, vero?....mi sentirei troppo vecchio -----------

----------- d’accordo Achille, allora mi siedo qui ------------

Stavo facendo grandi progressi, ero seduto con lei al ristorante e stavamo facendo amicizia. Pranzando parlammo del più e del meno, in realtà di nulla……io ero contento solo nel sentire la sua voce…..seppi comunque che sua mamma era finlandese di nascita ma era in Italia da vent’anni, avendo lavorato al consolato finlandese di Milano come viceconsole.

-----------Achille posso farti una foto col telefonino? -----------

----------- la vuoi mettere in cornice per ricordarti di me? ------------

----------- beh, magari…. ma no, mi piace fare collezione di ritratti delle persone che conosco -------------------

----------- fai pure, ma in cambio voglio una foto tua, anzi la voglio fare io stesso con la mia fotocamera digitale -----------

----------- ...