1. In viaggio. la pioggia di parigi


    Data: 07/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3, Fonte: Annunci69

    L'estate che Mauro decise di passare in giro per l'Europa da solo, si rivelò, superando le aspettative, la migliore della sua giovane vita. Fece questa esperienza da solo per fare nuove amicizie, nuove avventure. Praga, Barcellona, Parigi e Londra con qualche tappa in città minori, questo era il suo itinerario, aveva lavorato molto per potersi permettere anche qualche comodità extra.
    
    Doveva restare a Parigi cinque giorni per poi ripartire alla volta di Londra. Aveva trovato ospitalità presso alcuni amici di famiglia. Arrivò di mattina, alla fermata della metro venne a prenderlo Gianni, amico di suo padre, con la moglie Sylvie. A casa c'era il figlio Philippe, poco più giovane di lui. Pranzarono insieme, subito dopo aver mangiato Mauro aveva in programma di uscire da solo per visitare finalmente la città, armato di una cartina che evidenziava i luoghi d'interesse. Gianni invece insistette affinché non uscisse solo, così, dopo l'inutile tentativo di Mauro di spiegare che aveva tranquillamente potuto (e voluto) viaggiare senza guida fino a quel momento, mandò suo figlio Philippe a fargli da Cicerone. A Philippe probabilmente seccava più che a Mauro, così una volta fuori il turista italiano spiegò al francese che se voleva andare da un'altra parte poteva farlo senza problemi, tanto lui se la sarebbe cavata. Si capirono perfettamente e si separarono già alla stazione della metro.
    
    La sera iniziò a piovere, passeggiava vicino Notre Dame, era quasi sul ponte che portava ...
    ... all'isola di Saint Louis. Iniziò a correre per cercare un riparo, davanti a lui c'era una coppia, con un piccolo ombrello, che si fermò davanti a un portone. Li guardò un secondo e gli parve che lo stessero chiamando.
    
    "Viens ici, répare" facendogli segno con la mano. Aprirono il portone ed entrò con loro ringraziandoli.
    
    Era molto gentile da parte loro permettergli di aspettare al coperto che finisse di piovere. Era un bell'atrio con una moquette rossa e un odore dal fascino parigino.
    
    "Merci, j'attend qu'il...stop" il suo francese non era proprio dei migliori ma provava a farsi capire. Loro subito "No no, allons", li seguì senza farsi pregare, sentiva che bisognava vivere quel viaggio e in particolare Parigi senza dire no, bisognava cogliere ogni occasione, dietro ogni cosa sembrava esserci un'esperienza culturale. E in realtà è così in un paese straniero qualsiasi gesto o dettaglio sembra nuovo e insegna qualcosa su quella cultura. E quella casa gli mostrò molto più di ciò che si sarebbe aspettato.
    
    Appena entrato in casa intuì subito cosa stava per conoscere. Nel soggiorno c'era una piccola libreria, in uno degli scaffali non c'erano libri ma piccoli oggetti a forma di pene, a fianco a questi cazzetti si ergeva un pene più grosso in legno, con un glande enorme e ben definito. Si accomodò sul divano e non poteva non fissare quegli oggetti. Poi al muro c'era un dipinto di una donna nuda, lo guardò attentamente: era la signora di casa, un bel quadro non c'è che dire. Le ...
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