1. Dal Gioco Delle Carte Alla Scusa Delle Pesche


    Data: 05/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Passivale, Fonte: EroticiRacconti

    Ieri sera sono passato davanti al quartiere dove sono cresciuto e soprattutto dove ho vissuto dei periodi fantastici della mia vita .
    
    A 16 anni si era nel fervore e nella scoperta della propria sessualità , ed io a quell’eta’ ero diciamo più sveglio rispetto ai miei coetanei . Si ci divertivamo a dare fastidio alle nostre amiche , ma la maggior parte del tempo lo
    
    Trascorrevamo tra di noi.
    
    Quell’anno si unì al nostro gruppo un ragazzo tedesco .
    
    Diventammo subito molto amici ; anche intimi possiamo dire e trascorrevamo molto tempo insieme.
    
    Un giorno rimanemmo da soli e come di consueto giocavamo a carte ... solita scopa e briscola. R. Mi piaceva molto ed in quell’occasione sedeva a due gradini superiori .
    
    Era estate , indossavamo i pantaloncini corti e da un buco si poteva intravedere un bell’insieme di cose. Notai però che anche R. era in un certo senso interessato a me . Fu allora che le carte divennero il nostro strumento di piacere .
    
    Ci inventammo “un nuovo gioco” e l’asso (cazzo) ne era il protagonista assoluto con i pegni già concordati.
    
    Senza spiegare le dinamiche del gioco in una mano mi ritrovai a 0 e lui fece cappotto .
    
    Naturalmente chi perdeva doveva pagare pegno . L’unico poso era il nostro ripostiglio .
    
    Ci rintanammo nel ripostiglio ed iniziai a pagare il dazio .
    
    Fu in quell’occasione che toccai un cazzo che non era il mio . Era più grosso del mio sarà stato sui 18 cm e spesso . Ma fu lui stesso a sorprendermi . Me lo prese ...
    ... insieme al suo. Una sensazione molto piacevole lo sfregamento dei nostri due membri.
    
    Ma la sensazione più strana fu quella quando ci siamo trovati distesi uno sopra l’altro . Una sensazione come se mi considerasse una donna .
    
    Il suo gemito oh oh oh mi risuonava nelle orecchie e sentire ed i nostri cazzi che si sfregavano in continuazione mi portavano al settimo cielo .
    
    Mi Ritrovai il suo cazzo talmente duro e pronto ad esplodere . Mi girai a pancia in giù invintando il mio amico a sfregarsi il cazzo sul mio culo quasi a convincerlo a violarmi il culo.
    
    Riuscì a malapena a mettermi la cappella nel culo per quanto era grosso . Ma non andò oltre. .
    
    Anzi mi rigirò e mi invitò a prenderglielo in bocca . Ma era molto lungo a venire .
    
    Purtroppo dovette ripartire per la Germania e non avemmo più modo di ribeccarci .
    
    Infatti passò un altro anno e l’estate successiva il mio amico R. Non tornò.
    
    Quell’estate nel giardino di casa l’albero di pesche diede dei frutti .
    
    Come al solito ci radunavamo in piazza per le solite partite di rito ; eravamo io e G. a farci le meglio sudate . Quell’anno l’amicizia tra me e G. si consolidò molto.
    
    Naturalmente il aole ed il caldo fece la sua parte . E per rinfrescarci invitai G. da me a dissetarci e ad assaggiare il piccolo raccolto .
    
    Dopo aver bevuto pesi due pesche .
    
    Ad un reciproco buono ,G. Mi porse la sua pesca .. decidemmo di scambiarcela .. ma nulla a penare che quello scambio avrebbe segnato un invito .
    
    Dopo aver ...
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