1. Scusami, sono bagnata fradicia


    Data: 21/11/2017, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: Deep, Fonte: RaccontiMilu

    Che festa, gente. La musica si spegne, le luci si accendono lentamente, gli amici vanno. ‘Dai, che dobbiamo portare le ragazze a casa, andiamo!’. Ho bisogno di un secondo solo, devo trovarla, devo. Quello sguardo non lo dimentico, quel vestito blu cortissimo, gli occhi che brillavano, accesi da qualcosa, o da qualche cocktail. L’ho vista altre due o tre volte in giro mentre ballavo, bevevo, giravo e mi perdevo. Ma a parte qualche sorriso nulla di più. Ma ora, non so perché, ho questo irrefrenabile desiderio di trovarla, di dirle qualcosa, non so cosa, nell’orecchio. Mi guardo intorno, non è lei, non è lei. Non la trovo, sono deluso, davvero. Avrei dovuto farlo prima, merda. Mi accendo una sigaretta, mentre, nella folla, mi avvio alle scale. ‘Scusa, hai da accendere..?’ E’ lei. Scena da film, lei, l’accendino, e il mio sorriso ebete. Si chiama Elena, e sì, mi va proprio di offrirle un passaggio. Ho giusto un posto, sulla mia macchina. E’ rimasta sola, le sue amiche sono andate, e lei era troppo brilla per opporsi. Eh, la capisco. Sono brillo anche io, in quello stato di coscienza magico in cui non tutto è vero. Saliamo le scale. In macchina mi siedo dietro accanto a lei, non guido, ho bevuto troppo. Chiacchieriamo, e io non riesco a smettere di guardarla. Mi ha catturato, e non è la solita attrazione. Mi sento ipnotizzato, e anche un pelo imbarazzato. Vabbè. Respiro il suo profumo, noto il leggero sudore estivo, il vestito cortissimo, le guance rosse, e quegli occhi, ...
    ... ancora. Incredibili. Tutti sono a casa. Elena la accompagno io, i miei amici hanno capito, soprattutto le ragazze, i loro sorrisi erano eloquenti. Ormai mi conoscono. Mentre guido continuiamo a parlare. Non mi capita spesso, di sentire certe cose. Certo, il mio cazzo pulsa nei pantaloni, ma non è solo quello. Mi prende in modo strano. La guardo, di lato. Chissà cosa pensa. Arriviamo a casa sua, e mentre ci salutiamo le rubo un bacio. Dolce, le lingue che si sfiorano, tante carezze. E’ la magia di Elena, non riesco a schiacciarla sul sedile, e scoparmela qui, ora. Non riesco, mi ha ipnotizzato. Mi ferma. ‘Ci vediamo domani..?’ Cazzo. Ho perso un’occasione. Mi scrive il suo numero sul dorso della mano, e me la bacia. Altro che film, insomma. Entra nel cancellino, e io riparto, notando il perizoma blu, che non fa altro che aumentare la mia eccitazione. Le scrivo subito però, le scrivo che come minimo avrei voluto un altro bacio. Proprio non è da me, a quest’ora dovrei essere in macchina con l’uccello nella sua bocca. E invece le scrivo un messaggio. Risponde subito: ‘Ritorna’. E io ritorno. Mi sorride dal cancellino: ‘Ho dimenticato il maglioncino..’. Cazzo. Cazzo. Che cosa inutile. Ma le sorrido anche io, non posso farne a meno. Viene al mio finestrino, e mi regala un altro bacio. Poi si ferma. ‘Dammi la mano’. Stupito, gliela dò. Si raddrizza, e me la mette sotto il vestito. ‘Scusami, ma sono bagnata fradicia. Da quando abbiamo iniziato a parlare’. Le mutandine sono completamente ...
«123»