1. quella volta in viaggio.


    Data: 02/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: culetto, Fonte: RaccontiMilu

    mi chiamo Marco ho 28 anni, sono dirigente in una nota azienda che si occupa di Vini.
    
    per via del mio lavoro sono spesso in giro per l’italia e circa un mese fà per assistere ad un convegno mi sono recato in una nota località turistica.
    
    il meeting era previsto per il giorno dopo ma io come di conseuto andavo il giorno prima per esser più rilassato alla riunione e comunque era tutto coperto dalle spese aziendali.
    
    arrivata la sera , decidetti di cenare ad un chiosco sulla spiaggia, mi sedetti al banco, sullo sgabello e ordinai un panino.. mentre aspettavo la mia cena non potei non vedere che seduto al tavolo, accanto ad una ragzza vi era un ragazzo molto carino, ogni tanto giravo il capo e lui non pot&egrave non accorgesene del mio sguardo che calava sempre più verso la sua patta del pantalone.
    
    non sò se era una mia impressione ma notavo che aveva aperto le gambe e vedevo un certo rigonfiamento, faceva caldo ancora ed eda vestito con dei pantaloncini corti leggeri.
    
    lo ammetto mi stavo bagnado.
    
    mi girai verso il bancone e mentre ero seduto venne fuori la zoccola che in me e instintivamente pronuncia il mio culetto e facevo dei minimi quasi invisibili kovimenti sullo stesso , strusciando sopra lo sgabello.
    
    mi rigirai e non avevo più molti dubbi… il ragazzo aveva una mano sopra la sua patta e strinvega a pugno sotto il tavolo, solo dalla mia posizione di altezza potevo vederlo,stringeva il cazzo.
    
    penso di esser diventato tutto rosso come un peperone, mi ...
    ... rigirai con l’intento di non voltarmi più.
    
    passarono pochi minuti e senti del calore dietro di me, una mano cingeva il mio fianco quasi come una carezza, uno struiscio improvviso fingendo fosse finto, mi voltai verso destra e lo vidi in piedi accanto a me, ora tremavo e se mi avesse parlato non avrei detto una parola, e il panino che avevo ordinato ormai non ne avevo più fame sentivo il mio stomaco chiudersi.
    
    il ragazzo sorrideva, e ordino al barista una consumazione, poi sicuro che la sua ragazza non lo guardesse mi disse, che se andavo in bagno lui mi avrebe seguito da li a poco.
    
    aspettai di calmarmi, altrimenti non sarei riuscito a camminare, pagai il conto e chiesi dove era il bagno.
    
    entrai di corsa e in maniera velocecon la carta e l’acqua cercai di pulirmi al meglio.
    
    passarono pochi minuti che senti aprire la prima porta che dava sull’anti bagno , la senti richiudere con la chiave e poi si apri la porta dove ero io seduto sulla tazza del bagno.
    
    senza far passare nemmeno un secondo sfilo il pantaloncino e la mutanda, prese con due mani il mio volto e mi spinse a imboccare il suo magnifico cazzo, sapeva anche un pò di sapori femminili aveva un gusto molto buono.
    
    con voce bassa mi disse di girarmi sapevamo che non c’era tempo, mi voltai appoggiando le mani sulle piastrelle avanti a me e aspettai che lui tirasse giu i miei di pantaloncini cosi che poteva ammirare da solo che portavo già un perizoma, mi piace vestire da donna in intimo e non si sa mai cosa ...
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