1. Viaggio in egitto


    Data: 29/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Seawave11, Fonte: Annunci69

    Dopo anni passati cercando di risparmiare il più possibile per un bel viaggio finalmente sono riuscito a coronare il mio sogno: visitare l’Egitto.
    
    Superate le noiose ore di viaggio ed arrivato ad Alessandria, prendo la mia valigia e mi dirigo verso l’hotel che mi avevano consigliato in quanto posizionato in una zona abbastanza tranquilla e caratteristica della città. Non vi dico che caldo!
    
    Cammino sotto il sole vagando tra decine e decine di viuzze dall’aspetto simile, una sorta di labirinto in quella zona a me fino ad allora sconosciuta, sperando di incrociare qualcuno per chiedere informazioni. Purtroppo le strade sono deserte, è da poco passata l’ora di pranzo e tutti cercano riparo dal caldo all’interno delle abitazioni.
    
    Vengo attirato da alcuni rumori metallici e da un vociare crescente e mi ritrovo davanti ad una vecchia costruzione che aveva visto tempi migliori, con una grande insegna a caratteri arabi, per me impossibile da decifrare. Convinto che sia un negozio mi decido ad entrare.
    
    Superato l’ingresso mi ritrovo all’interno di un grande stanzone illuminato da due finestroni e da fredde luci al neon. Un gran caldo mi assale, vista l’inefficacia dei piccoli ventilatori posti agli angoli. Ai muri vernice scrostata e nell’aria un forte odore di sudore completano il quadro poco rassicurante. Adesso avevo capito: ero in una palestra.
    
    Questa grande stanza era affollata da decine di giovani e adulti intenti negli allenamenti, chi sollevava pesi, chi ...
    ... faceva flessioni... Uno spettacolo piacevole per gli amanti del genere, compreso me...
    
    Rimango attonito a fissare quei bellissimi uomini dai muscoli guizzanti ricoperti dal sudore per un po’, quando mi torna alla mente il motivo per il quale ero entrato e cioè chiedere informazioni: cosa non facile visto che nessuno parlava inglese e io non parlavo l’arabo. Cerco di farmi capire gesticolando e facendo dei segni verso la mia valigia, ma non c’è nulla da fare.
    
    Ecco che mi si avvicina un ragazzone che, sentendo il mio accento, mi dice “Tu italiano?”. Che fortuna, in questo posto sperduto ho la fortuna di incontrare chi parla la mia stessa lingua!
    
    Mentre mi ripete la domanda lo osservo attentamente... E’ davvero un bellissimo ragazzo sui 24 anni, alto oltre 1 metro e 85, dalla carnagione olivastra e con due occhi neri penetranti. I capelli erano neri e arricciati, ma molto corti, e sotto il naso spuntavano dei baffetti intriganti.
    
    Aveva un corpo spettacolare, grandi pettorali che si univano a degli addominali perfetti che vibravano ad ogni suo movimento, incorniciati da due braccia possenti dai gonfi bicipiti.
    
    “Si sono italiano” risposi con timidezza. Mi disse, nel suo italiano stentato, che l’aveva capito subito quando mi aveva visto gesticolare. “Cosa fare qui tu?” mi chiese. Spiegai la mia situazione e lui, presentandosi come Youssef, mi rispose di non preoccuparmi: conosceva l’hotel dove ero diretto e si offrì di accompagnarmi non appena finiti gli allenamenti. Lo ...
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