1. L'anziana amica di mamma.


    Data: 28/06/2019, Categorie: Etero Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Era quasi un mese che Stefano passava qualche ora a casa di Michela, l'anziana amica di sua madre che, per un problema al braccio destro, era in difficoltà con l'uso dello stesso. Era stata la mamma a chiedergli se poteva dare letteralmente una mano e lui, considerando che le lezioni del primo anno di Università non erano così impegnative, aveva accettato. Ormai conosceva bene la casa e le abitudini della signora, o almeno così credeva. Lei lo aveva colpito fin dal primo momento. Le era sembrata una donna cordiale ma al tempo stesso decisa e giovanile nell'aspetto. Saranno stati i lunghi capelli biondi o il fisico asciutto e in forma o il dolce sorriso, ma si era trovato subito a suo agio alla sua presenza, nonostante i più di cinquant'anni di differenza.
    
    Non sempre, ma quando lui era li, lei gli chiedeva di svolgere piccole faccende domestiche che il difficile uso del braccio destro le impedivano di fare come avrebbe voluto. Perlopiù chiacchieravano di tante cose, alcune legate al vissuto del ragazzo, altre a quello di Michela. Un giorno le chiese di portarla al supermercato perché, in mattinata, con la signora che la seguiva per le faccende domestiche, si era dimenticata di acquistare alcuni prodotti. Dopo pochi chilometri, girando la testa per interloquire con la sua passeggera, si accorse che, accavallando le gambe, aveva fatto aprire lo spacco della gonna e, al suo fianco, svettava una maliziosa calza a rete nera che l'occhio non si lasciò sfuggire.
    
    Per il resto ...
    ... del tragitto cercò di guardare solo la strada, ma proprio non riusciva a non fissare, con la coda dell'occhio quella gamba, sentendosi quasi in imbarazzo. Arrivati a destinazione fu quasi sollevato e, tra le corsie, si dimenticò persino della cosa.
    
    Terminate le spese, mentre lui finiva di scaricare il carrello, lei si sedette e, quando entrò, fu quasi colpito da lei che, sempre con le gambe accavallate, era scoperta fin a metà coscia. Si sedette un po' rigido e guidò sempre con gli occhi dritti davanti a se pur non perdendo mai di vista parte della sua vicina perché, anche senza volerlo, lo sguardo correva sempre li. Pensò che, per i suoi anni, era veramente giovanile nel vestire e nel modo di porsi e che le gambe non erano niente male...
    
    Per altri giorni tutto passò come sempre, anzi, meglio, perché il problema muscolare si stava risolvendo e la funzionalità del braccio, giorno dopo giorno stava riprendendo la sua normalità.
    
    Una mattina Michela lo chiamò per chiedergli se poteva aiutarla perché doveva andare a pranzo con delle amiche ma, non riuscendo ancora a guidare, aveva bisogno di un autista sia all'andata che al ritorno.
    
    Accettò di buon grado e fu sollevato nel vedere che la gonna non aveva spacchi e, una volta seduta saliva solo leggermente sopra il ginocchio. Inoltre le calze erano nere ma non a rete. Nel tardo pomeriggio lo richiamò perché passasse a prenderla e lui, in breve, la riportò a casa. Cominciò a raccontargli le ore trascorse con le amiche e i ...
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