1. Ancora 1a parte


    Data: 27/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Candida69, Fonte: Annunci69

    L oscurita del salone è violata di tanto in tanto da deboli flash di auto che manovrano in lontananza mentre il devozioso silenzio che aleggia nella stanza viene ritmicamente viziato dai sospiri lenti e altalenanti del mio respiro; calmo e profondo.
    
    Il tempo sembra dilatarsi infinitamente mentre resto sospesa nel mio mondo di mezzo. Resto con gli occhi chiusi in uno stato di dormiveglia costante quando una lenta ballata rock anni 70 si prende la licenza di riportarmi progressivamente al mondo reale.
    
    Sono sdraiata di lato, cullata dall abbraccio della pelle del divano che ormai replica fedelmente la forma delle mio corpo seminudo e inerme e per una manciata di secondi accolgo quel movimento sonoro di corde (solleticate con maestria) come
    
    un fermo richiamo all ascolto e alla devozione: silenziosa e immobile.
    
    Anche se non vorrei idealmente raggiungere il mio cellulare che giace a terra, lo ritrovo un istante dopo
    
    con un gesto istintivo gia preda della mia mano; prima furtiva, poi pigra.
    
    La vista e appannata e sono intontita ma non posso far altro che aprire la schermata e dare fine alle vibrazioni piacevoli di quel suono, accarezzando dolcemente il display con il mio pollice e interrompendo cosi la chiamata.
    
    Con un barlume di lucidita riacquisita mi sollevo (seppur a fatica) assumendo goffamente nei movimenti una posa un po piu composta mentre
    
    il risveglio definitivo prende forma materializzandosi solo con l ascolto della voce del mio corpo ;dolorante ...
    ... e indolenzito.
    
    Non sono piu sdraiata su quel soffice divano di pelle che mi aveva cullata fino a pochi istanti prima ma mi ritrovo ora seduta con i piedi a terra, nudi e infreddoliti a causa del gelido pavimento.
    
    Mi accarezzo entrambe le cosce con il palmo delle mani,indugiando un po sulle ginocchia che inizio a molestare ,soffermandomi a ripercorrere con i polpastrelli la forma del mio latente dolore.
    
    Una gamba è del tutto coperta dal tessuto sottile del pigiama di seta rosa, mentre l altra è nuda dal ginocchio in giu. I capelli ondulati e disordinati solleticano le mie spalle e la schiena nuda, mentre le guancia con cui ero stata a lungo a contatto con la pelle del divano la percepisco calda e arrossata.La tocco con delicatezza con l indndice dell mano sinistra quasi a volerne tastare l essenza.
    
    Ora che la confidenza con l ambiente che mi circonda inizia a farsi piu chiaro, le mie pupille iniziano a dilatarsi quel tanto che basta a scorgere l ombrosa sagoma degli oggetti che ho difronte: un tavolino di vetro, una la lampada a colonna che si trova di lato e l il contorno del camino che memorizzo in un punto preciso della penombra.
    
    Resto sospesa ancora un istante nel rassicurante abbraccio che il buio mi puo offrire prima di allungare il braccio oltre lo schienale e dar vita definitivamente alla luce.
    
    La lampada al neon che aziono vibra per qualche istante prima di illuminare pigramente bene una porzione di stanza.
    
    Le lancette dell orologio appeso alla ...
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