1. La sorella del capo


    Data: 27/06/2019, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: Ale_Manosvelta, Fonte: RaccontiMilu

    “Roberto e Matteo venite subito nel mio ufficio”. Giovanni Marinai e’ un omone grosso, burbero e con modi molto diretti e risoluti. Tutti i suoi dipendenti nutrono un sincero terrore nei suoi confronti. I due giovani entrarono nella stanza del capo. “Chiudete la porta”, ordinò l’uomo affondato nella sua enorme poltrona con l’immancabile sigaretta accesa appesa al labbro inferiore. Si sistemo le maniche arrotolate della camicia e con uno sguardo che avrebbe fulminato uomini ben più esperti e navigati dei due giovani chiese: “Chi non tollero io ?”, “gli idioti” risposero in coro i due con un filo di voce e lo sguardo abbassato. “Esatto! Gli idioti! E in questa stanza ce n’&egrave uno. Sono io secondo voi ?”. I due scossero appena la testa senza proferire parola. Un tiro dalla sigaretta e riprese: “Matteo, tu vieni qui pensando di prendermi per il culo ?”. Il volto del giovane diventò rosso fuoco e con lo sguardo fisso sui piedi, il ragazzo scosse rapido la testa. “Ah no cazzone che non sei altro ? Ho fatto controllare il PC con il quale dovresti lavorare e ho scoperto che passi ore e ore a cazzeggiare su siti porno, guardando foto e video”. Il silenzio totale piombò sulla stanza, l’uomo riprese: “Incrociando date e ore ho scoperto che quando non sono in azienda tu ti dai alla bella vita, alla faccia mia e del mio conto in banca!!”. Il tono di voce dell’uomo era andato ingrossandosi e ora sembrava un enorme cane che abbaiava. “Prendi la tua roba e vattene immediatamente a fare ...
    ... in culo fuori di qui! Sei licenziato!!”. Il ragazzo alzò immediatamente lo sguardo e rivelò due grandi lacrime che gli solcavano il viso: “No signor Marinai. La prego, mi perdoni. Le giuro che non succederà mai più….”, l’uomo non lo fece finire e ripartì all’attacco: “Puoi scommetterci che non succederà più, perch&egrave tu adesso voli fuori di qui! Se non ti muovi ti prendo anche a calci nel culo, stronzo!!”. il ragazzo, ancora più impaurito, si precipitò alla porta e uscì velocemente. Tutta l’azienda era piombata in un silenzio spettrale. Le urla e i licenziamenti del capo erano noti e temuti da tutti. Giovanni Marinari rimase qualche attimo in silenzio nel tentativo di calmarsi e poi si rivolse all’altro ragazzo, che non riusciva a smettere di tremare. “Roberto, calmati, sai che non c’entri niente tu e anzi, ti ringrazio per l’aiuto che mi hai dato per analizzare il PC di quell’idiota. Ho un altro compito per te”, un’altra tirata di sigaretta e continuò: “mia sorella non riesce a fare andare la wifi del notebook nuovo che le ho regalato. Le ho dato il tuo numero perch&egrave tu vada a sistemarlo. Mi raccomando: NIENTE CAZZATE!”. Roberto annui energicamente e senza aver mai proferito parola, usci dall’ufficio. Roberto non &egrave ancora ventenne ma, a dispetto dell’età, &egrave un esperto tecnico informatico ed il dipendente con più anzianità all’interno dell’azienda; ha visto decine di colleghi essere licenziati per i più disparati motivi. Giovanni Marinai era implacabile, ...
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