1. La Coppia Diabolika


    Data: 22/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Dandy_Rotten, Fonte: RaccontiMilu

    ... sempre più insulsa ad ogni minuto che passava… e che tiranna! Con Marianna non faceva che ripeterle: ‘Muoviti stronzetta!’; ‘Muovi quel culo, cretina!’; ‘Cosa stai combinando, imbranata!’… tanto che il Fine Fantasma, fece molta fatica a frenare le sue ire… ma alla fine lasciò correre, sempre più ammirato dall’eleganza naturale di Marianna… un portamento da Signora, nonostante fosse solo la serva.
    
    Dopo la cena, andò nella sua stanza fingendosi assonnato, sperando che Marianna lo raggiungesse al più presto… Marianna era addirittura già nuda sul letto, ad attenderlo al lume di una piccola lampada.
    
    Svelto, il Fantasma si svestì e chiuse a chiave la porta e in preda a un’incontrollata erezione procedette verso il letto, dove Marianna continuava a passarsi le mani sul corpo per invogliare il suo partner. Non appena fu alla giusta distanza, lo prese per il pene alla stessa maniera con la quale lo avrebbe preso per la mano e lo tirò verso di lei.
    
    Lui non perse tempo e cerco di infilarglielo in bocca, ma non è possibile a chi narra, capire quanto fu lui a volerlo infilare e quanto fu invece lei a pretenderlo tra le labbra.
    
    I pompini di Marianna erano un qualcosa di straordinario, il Fine Fantasma, pensò il quel momento che avrebbe fatto resuscitare i morti con un pompino del genere.
    
    Andò avanti per un buon quarto d’ora, che al Fantasma sembrò durare molto meno da quanto gli piaceva.
    
    -No… non fermarti proprio ora…
    
    -Dovrò pur cambiare un po’, no?
    
    -Fai di me ...
    ... quello che vuoi, tesoro!
    
    Ciò che entrambi ignoravano in quel momento, ma che se anche lo avessero saputo non gli avrebbe fregato nulla, era che la Baronessa, dopo essersi messa in sottovesti sexy e profumata a dovere, stava avanzando verso la stanza dove i due amanti stavano regalandosi i loro attimi di passione.
    
    Camminò lentamente per non svegliare nessuno, tra l’altro aveva ai piedi stivali con tacchi piuttosto alti, perciò temeva di fare rumore… quando fu nei pressi della stanza, pensò quasi di sfilarseli, ma non sarebbe stato facile, quindi pensò che l’artista suo ospite sarebbe stato orgoglioso di sfilarglieli, ma più si avvicinava alla porta, più degli strani rumori la turbavano… un gemere, un ansimare, molle di letti che scuotevano, perciò la Baronessa si avvicinò alla porta e spostò un frammento di legno che ne stava al centro, sul quale aveva fatto costruire alcuni anni prima uno spioncino dal quale avrebbe potuto vedere molto meglio che dal buco della serratura e più comodamente.
    
    Quale non fu la sua spiacevolissima sorpresa, nel vedere che il divino artista da lei ambito, bello e ben dotato, preferiva ai suoi nobili buchi, quelli di una serva!
    
    ‘Guarda guarda la servetta e il sensibile artista… che due maiali! E guarda come sgodazzano!’
    
    Infatti, i due amanti erano estremamente coinvolti in ciò che facevano, e quando la Baronessa li vide con i suoi occhi fare ogni genere di porcata, ignari che lei li stesse osservando, si sentì umiliata e desiderosa di ...