1. Il giovane commesso - 6


    Data: 22/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    6. La decisione ideale
    
    Come Carlo, anche Bruno, a causa del suo buco di culo completamente spanato, se ne sarebbe accorto, prima o poi. Certo, lui aveva un cazzo molto grosso, più dell'altro, e forse poteva credere che solo lui ne fosse la causa. Ma se poi lo veniva a sapere in qualche modo. Carlo, in fin dei conti, lo stava ricattando e avrebbe potuto dirglielo. No, doveva essere lui a farlo, altrimenti la fiducia tra loro sarebbe svanita.
    
    Giacomo prese coraggio, anche se il pericolo che lui l'avrebbe presa male e l'avrebbe lasciato era grande. Doveva affrontare il rischio, a qualunque costo. Se tutto fosse andato male sarebbe stato un dolore immenso ma andava fatto, da uomo. Così un giorno, dopo uno dei loro incontri all'ora di pranzo, nel quale il ragazzo cercò di dimostrare tutto l'ardore che provava per lui, lo fece col massimo tatto possibile.
    
    "Ah, dunque hai un'altro!"
    
    "Devo farlo solo per poter conservare il lavoro. Credimi, non lo amo, non provo per lui alcun affetto.
    
    E' tutto molto diverso che con te", disse con le lacrime agli occhi.
    
    "Però ti piace! Però provi piacere a farti chiavare da lui! Sei una zoccola. Lo fai per lavoro, lo dici tu, e ti piace pure".
    
    "Bruno, ti prego. Io amo solo te e vorrei stare solo con te..." e qui non resistette più ed esplose in un pianto dirotto. Ogni tanto cercava di aggiungere qualcosa, tra i singhiozzi, "Io... io... non... io ti amo...".
    
    L'uomo, benché fosse uno abituato a prendere decisioni anche ...
    ... drastiche, non ce la faceva a vedere quel ragazzo così a stravolto. Non riusciva a mantenersi distaccato nel vedere quel corpicino così bello, che tante volte aveva posseduto e che desiderava più di ogni altro di possedere ancora, così straziato dal dolore. In meno in un minuto, cedette. Gli si sedette vicino, lo strinse a sé, lo confortò.
    
    "Ok, ok. Non fare così. Smettila, ti prego. Grazie di avermelo detto e non avermelo nascosto. Troveremo una soluzione". Poi dovette ammettere "Beh, in fondo anch'io ho una moglie e non ho smesso di fare sesso con lei. E' il momento di prendere una decisione. D'accordo, incontriamoci con questo Carlo, ma adesso smetti di piangere, ti prego".
    
    Il ragazzino alzò la testa, con le lacrime che gli scendevano a solcare il suo bel viso. A vederlo così, all'uomo gli si strinse ancora di più il cuore. Gli carezzò i capelli. "Dai, su, troveremo una soluzione", ripeté. Si abbracciarono e baciarono intensamente. "Vediamo. Mi sembra che l'unico giorno in cui siamo tutti liberi del lavoro sia la domenica, ma io sono impegnato con la famiglia, oppure una sera qualsiasi, comunque dovrei trovare una scusa". L'uomo guardò il suo cucciolo calmarsi, annuire con la testa ed asciugarsi le lacrime con la mano. "Forse, per me è meglio una sera. Potrei inventarmi un'uscita con vecchi amici di corso. Che ne dici?". Un sorriso rischiarò finalmente il tenero volto.
    
    Più tardi, in chiusura, lo disse al padrone che accettò e si misero d'accordo sulla sera destinata. Anche ...
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