1. Una settimana da schiava - Capitolo III: La punizione


    Data: 21/06/2019, Categorie: Trans Autore: sally_xdress, Fonte: EroticiRacconti

    ... lei, la mia padrona, è alle mie spalle con il telecomando tra le mani, che mi guarda furente.
    
    "Ti avevo detto che volevo trovare la cena pronta ed il bagno pulito al mio rientro! E tu invece che fai? Ti siedi sul divano a guardare la partita!", mi dice lanciandomi sguardi di fuoco.
    
    "Ma padrona, mi sono fermata solo un attimo..." cerco di giustificarmi.
    
    "Niente ma troietta che non sei altro!", mi interrompe , "Quando hai firmato questo contratto sei diventata la mia schiavetta personale e devi fare tutto quello che ti dico! Sei una puttanella disubbidiente e meriti di essere punita!"
    
    "Spogliati ed aspettami qui", mi comanda, "Voglio che resti soltanto con la parrucca e la collana!"
    
    Mentre mi spoglio, lei sparisce in camera da letto, lasciandomi nuda ad attendere la mia punizione; dopo qualche attimo ritorna con indosso soltanto la maglietta della mia squadra del cuore, che le scende aderente sul busto, mettendole in risalto il seno prosperoso, e delle autoreggenti bianche. Ha già allacciato lo strap on e con le mani agita l'asta in maniera minacciosa per farmi capire che è pronta ad usarlo.
    
    "E così, invece di ubbidirmi preferisci guardare la partita...", esordisce.
    
    Non riesco a ribattere, sono ancora stupefatta per la situazione ed il suo abbigliamento.
    
    "Indossa questi", mi dice porgendomi dei collant neri da 20 den e delle scarpe con il tacco a spillo del medesimo colore; sembrano dei semplici collant, ma quando li indosso mi accorgo che hanno due ...
    ... aperture: quella anteriore è un po' piccola, ma riesco a farci passare il mio attrezzo non ancora in erezione, mentre quella posteriore è più grande e lascia la via libera verso il mio ano, ribadendo ancora il mio ruolo di servetta passiva.
    
    "Metti la mani dietro la schiena!", mi ordina quando ho finito di vestirmi.
    
    Lei si posiziona dietro di me ed usa un foulard di seta per legarmi i polsi; il nodo non è molto stretto ma fa sì che comunque non possa utilizzare le mani.
    
    "In ginocchio troietta!", mi ordina non appena ha terminato di legarmi. "Ti farò passare la voglia di disubbidirmi..."
    
    Mi metto in ginocchio sul pavimento ed abbasso il capo, ma lei mi prende per il mento e mi alza la testa; con un rossetto rosso dapprima mi dipinge le labbra, poi scrive qualcosa sulla mia fronte. Per concludere mi appoggia la punta dello strap on sulla bocca, facendo una leggera pressione.
    
    "Sai cosa devi fare...", mi dice mentre mi sbatte l'asta dello strap on sul viso.
    
    Apro la bocca per soddisfare la richiesta della mia signora, che tiene ferma l'asta dell'oggetto con una mano, ed inizio a succhiare la punta dello strap on lentamente, cercando a poco a poco di far entrare anche una porzione del resto dell'attrezzo tra le mie labbra; mentre succhio alzo lo sguardo in cerca di un segno di approvazione da parte sua ed invece nei suoi occhi leggo soltanto il disappunto.
    
    "Non ci siamo proprio", mi dice mentre mi prende la testa tra le mani.
    
    In un attimo è lei che passa a ...